TERRITORIO - Nuovo botta e risposta tra il sindaco Costanzo e l'ex sindaco, leader dell'opposizione, Domenico Corte. In paese il clima politico s'infiamma, mentre i residenti attendono risposte
"Il quantitativo dell’esplosivo autorizzato ad una sola cava si è triplicato da 25 Kg giornaliero a 75 Kg. e la quantità annuale presunta è passata da Kg. 4.500 a 18.000 Kg": è quanto si legge nell’ultimo manifesto affisso a Coreno Ausonio dal gruppo di opposizione “Paese Nuovo”. Continua quindi lo scontro tra l’Amministrazione comunale del sindaco Simone Costanzo e il gruppo di minoranza guidato dall’ex sindaco Domenico Corte.
Dopo la lettera "situazione di pericolo per l’incolumità dei cittadini residenti nelle contrade: Iagna, Patrici e Casale", firmata dagli stessi residenti ed inviata al Prefetto, alla Questura di Frosinone, all’Assessorato Regionale Sviluppo Economico ed Attività Produttive – Settore Cave, ai Carabinieri di Ausonia, al Sindaco di Coreno e ai due Capigruppo Consiliari, è iniziato un batti e ribatti tra i due gruppi politici. (LEGGI QUI: Cave di Coreno, pericoli e disagi. Residenti sulle barricate).
In particolare i cittadini hanno chiesto di intervenire in quanto "in prossimità delle proprie abitazioni sono in atto delle coltivazioni di cave di marmo...violando i disposti del Regolamento comunale e di altre leggi e normative vigenti – nella lettera è riportato che – le coltivazioni vengono eseguite anche nei giorni festivi e al di fuori del numero massimo di ore consentite nel regolamento comunale.
Ma l’attenzione viene richiesta maggiormente sull’utilizzo delle cariche esplosive: "lo sparo delle mine avviene improvvisamente, assiduamente al di fuori degli orari indicati e senza nessun preavviso con segnali acustici o altri avvertimenti, con conseguente percezione da parte dei residenti di veri e propri boati che danno luogo a propagazioni di rumori assordanti e forti spostamenti d’aria in tuta la zona – e addirittura si legge nella segnalazione dei cittadini che – tale fenomeno provoca fortissime vibrazioni ai fabbricati del luogo con danni alla loro staticità, pericolo per quelle persone che occasionalmente si trovano nelle vicinanze delle cave e, visto l’accadimento improvviso, momenti di panico per gli esposti a tale evento per le improvvise e forti deflagrazioni".
Segnalato anche il mancato rispetto, da parte degli automezzi pesanti, dei limiti di velocità e dei divieto di transito su alcune arterie del bacino marmifero, parcheggi notturni inappropriati e ancora "il traffico dei mezzi pesanti e autoarticolati si protrae oltre il previsto orario di chiusura dell’attività estrattiva e spesso i mezzi salgono inspiegabilmente carichi di materiale terroso in orari notturni".
Insomma, dopo la risposta del sindaco Costanzo che con la lettera, inviata anche alla minoranza, ha richiesto a tutti gli enti "per la parte di loro competenza di effettuare le opportune e dovute verifiche per addivenire agli opportuni riscontri della situazione, compresi i settori dell’amministrazione comunale prevedendo una forma di controllo sullo stato dei luoghi e dei fatti per la parte relativa ai propri uffici", l’opposizione, con un primo manifesto, ha esposto la lettera dei cittadini e la risposta del sindaco, evidenziando che "il sindaco precedente interveniva, l’attuale addiviene".
Anche i social, in questi giorni sono colmi di "botta e risposta" ed ora, dopo il manifesto di “Coreno Bene Comune” che nei giorni scorsi aveva scritto: "Cave: massima attenzione, inutili e stancante la polemica dell’opposizione", arriva la replica della minoranza che ironicamente fa i "complimenti al Sindaco che nonostante le lamentele dei cittadini e dell’opposizione non ha fatto nulla".
Sul manifesto appaiono le due autorizzazioni per l’esplosivo, una del 2 aprile 2019 (sindaco Corte) con 25 Kg. di esplosivo ed un altra del 4 dicembre 2020 (sindaco Costanzo) che prevede la possibilità di utilizzare 75 Kg di esplosivo giornaliero e 18.000 in un anno. "Il Sindaco non sapeva o ha fatto finta di non sapere? - è l’interrogativo che pone “Paese Nuovo” - è vero che autorizza la Regione ma il controllo del territorio spetta al Sindaco, che nonostante la lettera dei residenti delle Contrade: Iagna, Patrici e Casale, continua a non fare nulla. Anziché effettuare immediate verifiche attraverso l’Ufficio Cave e il Vigile “Invisibile”– si legge sempre sul manifesto - si limita a scrivere agli Organi di Controllo a cui hanno già scritto i cittadini, quasi a voler fare come Pilato!!! - e in conclusione - a titolo informativo nessuna cava supera i 25/30 Kg. di esplosivo giornaliero o il Sindaco non sa neanche questo?"
Sabato, in tarda serata, l’opposizione ha denunciato sui social che un loro manifesto, affisso in piazza, era stato strappato dopo poche ore e mentre si infiamma sempre più il clima politico a Coreno, che a dire il vero è sempre stato molto vivace rispetto agli altri comuni limitrofi, si attendono le ulteriori repliche ed in particolare le risposte ed eventuali interventi se necessari dei vari organi territoriali coinvolti dai residenti della zona estrattiva.
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