Covid in Fca, secondo caso al reparto verniciatura

Covid in Fca, secondo caso al reparto verniciatura
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-10-2020 00:00

CRONACA - Un altro operaio è risultato positivo all'interno dello stabilimento: pochi minuti fa la comunicazione. Tutti i lavoratori finora contagiati sono collegati a link esterni: la produzione continua regolarmente

Nella tarda mattinata di oggi il responsabile della sicurezza di Fca ha annunciato alle Rls delle varie sigle sindacali le positività di altri due operai: il primo caso riguarda un operaio della catena di montaggio, già anticipato ieri sera da LeggoCassino.it. Il secondo caso è invece di questa mattina e riguarda un operaio del reparto verniciatura: in tale reparto vi era già stato un caso nei giorni scorsi.

Ricapitoliamo: il primo caso, lo ricordiamo, si è verificato il 1 ottobre al reparto sottogruppi. Poi nella stessa giornata vi era stata la comunicazione di un secondo caso al reparto presse. Al punto tale che in un primo momento era stata annunciata cassa integrazione per tutta la settimana (5-10 ottobre).

Giovedì 8 ottobre gli operai sono invece tornati sulle linee ed hanno lavorato anche nella giornata di venerdì. Proprio il giorno del rientro è stata data comunicazione di altri due operai risultati positivi: un impiegato della logistica e un’operaia addetta al reparto plastica (LEGGI QUI: Covid, altri due casi nello stabilimento Fca di Piedimonte).

Ieri è stato il giorno con il più alto numero di contagi che porterebbero il totale a dieci (con i due comunicati oggi), ma la nota ufficiale dell'azienda parla di nove contagi totali dal primo caso che si è verificato in Fca il primo ottobre ad oggi. E in ogni caso, l'azienda, smentisce le voci secondo cui oggi ci sarebbe stata una interruzione della produzione: si è sempre continuato a lavorare regolarmente, attuando il protocollo in sinergia con la Asl che poi si occupa del tracciamento. Finora tutti i casi sono collegati a link esterni quindi non ci sono stati, ad oggi, contagi all'interno della fabbrica tra gli operai. Ma l'allerta resta alta, fuori e dentro lo stabilimento.





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