Rivolta nel carcere di Cassino: devastato un reparto, trasferiti 50 detenuti

Cronaca - Per sedare la situazione e riportare l'ordine, è stato necessario l'intervento del Gruppo di Intervento Operativo, supportato da unità del Gruppo Intervento Regionale della Campania e del Nucleo Cittadino di Roma

Rivolta nel carcere di Cassino: devastato un reparto, trasferiti 50 detenuti
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 14-04-2025 12:15 - Tempo di lettura 3 minuti

Nella serata di ieri, intorno alle ore 20:30, si è verificata una violenta rivolta all'interno della casa circondariale di Cassino. La FNS CISL Lazio ha reso noto l'accaduto, evidenziando come il primo piano della seconda sezione del penitenziario sia stato completamente devastato. Fortunatamente, nonostante la gravità degli eventi, non si registrano feriti.

In seguito alla rivolta, circa 50 detenuti sono stati trasferiti nella notte. Per sedare la situazione e riportare l'ordine, è stato necessario l'intervento del Gruppo di Intervento Operativo (GIO), supportato da unità del Gruppo Intervento Regionale (GIR) della Campania e del Nucleo Cittadino di Roma.

L'episodio riporta prepotentemente alla luce le criticità strutturali che affliggono il sistema carcerario laziale, a partire dal grave problema del sovraffollamento. Secondo i dati aggiornati al 31 marzo 2025, nelle carceri della regione si contano ben 1.450 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare prevista di 5.282 posti, con una presenza effettiva di 6.732 persone.

La situazione del carcere di Cassino non fa eccezione, con un sovraffollamento di +17 detenuti rispetto alla sua capacità. A questa criticità si aggiunge una preoccupante carenza di personale di polizia penitenziaria, con un deficit di 37 unità solo nell'istituto di Cassino.

Il quadro regionale è ancora più allarmante: la FNS CISL Lazio segnala una mancanza complessiva di 859 unità di polizia penitenziaria nella regione. Tra gli istituti più colpiti dal sovraffollamento si annoverano il NC CC Rebibbia (+391), il CC Viterbo (+265), il CC Regina Coeli (+456), il CC Frosinone (+55), il NC CC Rieti (+200), il CC Velletri (+106) e il CC Latina (+59).

Parallelamente, gli istituti con la maggiore carenza di personale di polizia penitenziaria sono il NC CC Rebibbia (-31,59%), il CC Velletri (-27,64%), il CR Rebibbia (-27,51%), il NC CC Rieti (-27,43%), il CC Viterbo (-27,27%), il CC Frosinone (-27,14%), il CC Cassino (-27,76%) e il CC Regina Coeli (-25%).

La FNS CISL Lazio, attraverso le parole del Segretario Generale Massimo Costantino, esprime forte preoccupazione per le "varie criticità che coinvolgono il settore della sicurezza", sottolineando come le difficoltà del sistema giustizia si ripercuotano pesantemente sulla polizia penitenziaria.

Il sindacato evidenzia come la carenza di personale costringa gli agenti in servizio a "farsi carico, anche, di piantonamenti con orari in violazione all’accordo quadro nazionale" e ad accorpamenti di posti di servizio, al fine di garantire la sicurezza, con conseguente lesione dei propri diritti.





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