Economia - Le segreterie di settore di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro al neo Ceo Filosa. Intanto slitta dal 16 al 30 settembre il vertice su Trasnova. Interviene il segretario provinciale della Uilm Gennaro D'Avino: "È fondamentale ricordare l'inclusione dei lavoratori di Teknoservice e Logitech, non accetteremo soluzioni al ribasso né manovre dilatorie"
La situazione degli stabilimenti Stellantis in Italia è al centro delle preoccupazioni dei sindacati, che denunciano una crisi produttiva sempre più profonda. La Fim-Cisl, insieme a Fiom e Uilm, ha inviato una richiesta di incontro urgente all'amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, per affrontare il massiccio ricorso alla cassa integrazione che sta colpendo l'intera rete produttiva italiana.
In una dichiarazione congiunta, il segretario generale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, ha sottolineato come i dati del 2025 mostrino un significativo peggioramento dei volumi di produzione. "La cassa integrazione interessa la totalità dei siti produttivi e coinvolge mediamente il 50% dei lavoratori", ha affermato Uliano, evidenziando la necessità di una revisione del piano industriale.
La situazione più critica riguarda lo stabilimento di Termoli, dove lo stop all'investimento sulla Gigafactory richiede un nuovo impegno da parte di Stellantis per garantire prospettive future. Per gli altri siti, i sindacati chiedono rassicurazioni sul rispetto dei lanci produttivi già annunciati e l'assegnazione di nuovi prodotti che possano rafforzare la presenza industriale del gruppo in Italia. Parallelamente, è stato sollecitato il Governo a riaprire il tavolo Stellantis per trovare soluzioni condivise.
In un contesto già teso, il segretario provinciale della Uilm di Frosinone, Gennaro D'Avino, ha espresso forte preoccupazione per il rinvio dell'incontro con Trasnova. Il ritardo riguarda il destino dei lavoratori di Teknoservice e Logitech, in attesa di risposte concrete sul futuro occupazionale in vista della scadenza dei loro contratti.
D'Avino ha sottolineato come il rinvio, avvenuto senza chiare motivazioni, rischi di far perdere tempo prezioso, creando incertezza per i lavoratori che, ogni giorno, garantiscono la continuità dei servizi. "Desidero sottolineare che, nella gestione della controversia Trasnova, è fondamentale ricordare l'inclusione dei lavoratori di Teknoservice e Logitech.Si tratta di un segnale tutt'altro che rassicurante", ha dichiarato D'Avino, ribadendo la necessità di un confronto "immediato, serio e trasparente" per affrontare la continuità occupazionale e l'applicazione delle clausole sociali nei prossimi appalti.
Il sindacato ha chiarito che non accetterà "soluzioni al ribasso né manovre dilatorie", sottolineando che i lavoratori non possono restare "ostaggi dei ritardi o delle indecisioni aziendali".