"Chi ha sbagliato pagherà, ma non si faccia di tutta l'erba un fascio"

Cronaca - Tfa e arresti, il rettore Marco Dell'Isola esprime "sincero rammarico per alcuni giudizi ingenerosi espressi nei confronti dell'ateneo" e rassicura i corsisti: "I docenti sono stati prontamente sostituiti senza alterare in alcun modo lo svolgimento delle attività didattiche già programmate"

"Chi ha sbagliato pagherà, ma non si faccia di tutta l'erba un fascio"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 16-01-2025 14:06 - Tempo di lettura 2 minuti

“Innanzitutto vorrei esprimere un sincero ringraziamento alla magistratura e alle forze dell’ordine. Se c’è del marcio anche in una sola persona che opera all’interno di una organizzazione complessa, come lo è quella universitaria, questo va subito individuato ed estirpato. È un compito difficile e delicato al quale il Rettore e l’Università garantiscono tutta la loro collaborazione".

A parlare è il rettore dell'Università di Cassino, Marco Dell'Isola, che ribadisce quanto già detto ieri agli studenti (LEGGI QUI:Scandalo Tfa, Dell'Isola ci mette la faccia e si scusa con i corsisti). "Ciò premesso, con sincero rammarico, rilevo anche che spesso, nel tentativo di semplificare, si fa di ‘ogni erba un fascio’. A fronte di centinaia di persone che lavorano con onestà e dedizione può prevalere l’immagine della disonestà di qualcuno. Così l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale è stata colpita da giudizi talvolta ingenerosi.

Le principali testate giornalistiche hanno evidenziato la serietà e l’efficienza dell’Ateneo, e per questo le ringrazio, così come sono grato ai tanti che in questi giorni difficili hanno espresso la loro solidarietà alla nostra comunità accademica.

Vorrei infine rassicurare che il lavoro dell’Università continua con scrupolo e rinnovata attenzione, soprattutto per evitare ai corsisti e agli studenti ulteriori disagi. I docenti per i quali la magistratura ha chiesto un provvedimento sospensivo sono stati prontamente sostituiti senza alterare in alcun modo lo svolgimento delle attività didattiche già programmate (calendario delle lezioni e degli esami). Siamo turbati da quanto accaduto, consapevoli delle nostre responsabilità e fiduciosi che la ‘giustizia’ farà il suo corso”. conclude il rettore





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