Scandalo Tfa, Dell'Isola ci mette la faccia e si scusa con i corsisti

Cronaca - Il rettore oggi pomeriggio ha incontrato gli studenti e con la serietà che lo contraddistingue li ha invitati a non commettere l’errore di “lasciar giudicare ai giornali o ai pregiudizi”. Quando cita Arduini in aula scatta l'applauso: "Voi avete conosciuto l’umanità della persona e questo fa ancora più male". Corruzione? Non proprio...

Scandalo Tfa, Dell'Isola ci mette la faccia e si scusa con i corsisti
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 15-01-2025 19:35 - Tempo di lettura 2 minuti

Il rettore Marco Dell’Isola ci mette la faccia e chiede scusa agli studenti del Tfa che stanno seguendo i corsi. Oggi pomeriggio, prima lezione dopo il terremoto che si è abbattuto ieri sull’Unicas con l’arresto dei docenti Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli, ai domiciliari con l’accusa di corruzione  in relazione al concorso del bandito per l’anno 2022/2023, il Magnifico ha voluto incontrare i corsisti per rassicurarli sul fatto che il Tfa andrà avanti regolarmente.

Al posto del prof. Arduini, sospeso dall’esercizio delle sue funzioni, così come la Chiusaroli, il rettore ha nominato il prof. Di Tore. Sostituito anche Responsabile Unico del Procedimento: “Ringrazio tutti i docenti e il personale tecnico amministrativo che ha dato immediatamente disponibilità” ha detto  il rettore ai corsisti, e li ha invitati a non commettere l’errore di “lasciar giudicare ai giornali o ai pregiudizi”.

Con la sincerità che da sempre lo contraddistingue, il Magnifico alle 15 in punto è giunto in Aula e senza girarci attorno ha parlato per oltre 10 minuti ai corsisti e ha detto loro: "Non dobbiamo nasconderci dietro un dito perché tutti quanti voi sapete della bufera che ieri ci ha toccato e noi siamo rimasti attoniti quanto voi. Conoscendo la professionalità dei docenti dell’università io stesso sono rimasto incredulo”.

Ha però voluto difendere l’immagine dell’ateneo e ha spiegato che non bisogna confondere una indagine con un esito definitivo, lasciando alla Magistratura la possibilità di approfondire. Ha quindi ribadito le procedure, molto complesse, messe in atto dall’ateneo proprio per garantire la serietà e la trasparenza della procedura in tutte le prove per l’accesso al Tfa.

“Quanto accaduto - ha proseguito rivolgendosi sempre agli studenti - non ha inficiato solo il nome dell’Università, ma anche dei corsisti, anche il vostro nome viene messo in discussione e accomunato al vostro titolo e alla vostra carriera,  per questo spero che l’esito delle indagini faccia luce sul nostro modo di operare”. 

Poi ha spiegato che “non si può generalizzare e dire che è tutto marcio. Non bisogna essere frettolosi e confondere un giudizio individuale con un giudizio collettivo”. Ho quindi rivelato di aver personalmente ricevuto “la solidarietà di altri rettori, della Crui e del Ministero”. 

Quando ha nominato il prof. Arduini e ha detto “voi avete conosciuto l’umanità della persona e questo fa ancora più male”, l’aula ha riservato un caloroso applauso. Solo una chiosa sulle indagini in merito ai due docenti, ma significativa: “Il reato è quello di corruzione, ma leggendo bene le carte si tratta in realtà di uno scambio di favori. Qualora fosse vero non significa che non sia grave, ma questo ci deve far riflettere, come, nel quotidiano, a volte anche accettare un piccolo regalo può inficiare qualcosa di più grande a cui teniamo tantissimo”.





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