E Maccaro finì tra Abbruzzese e Buongiovanni

La buona notizia della giornata riguarda gli studenti dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Ormai da un decennio il dibattito in ateneo tra la compagine studentesca era quasi appiattito. Nessun divertimento neanche nel seguire le elezioni: un po’ come la Dc ai tempi della Prima Repubblica: un risultato scritto ancor prima di iniziare. Una volta la politica universitaria era la palestra dove si formavano i politici del futuro, ma negli ultimi anni la politica universitaria e la principale forza politica che rappresenta gli studenti è stata molto silente.

Anche per questo, probabilmente, hanno fatto molto rumore le parole del rappresentante degli studenti Luigi Gaglione di ‘Primavera Studentesca’ che ha messo nel mirino le istituzioni del territorio ed in particolar modo la Regione Lazio per la scarsa attenzione agli alloggi. Ma il centrodestra ha abbandonato la sala per andare alla Reno De Medici proprio mentre parlava lo studente: anche se in maniera involontaria e decisione detatta dal fatto che il tempo stringeva, la sgrammaticatura resta. E qui verrebbe la celebre battuta: anche la destra ha fatto qualcosa di buono. Nel caso di specie ha fatto risvegliare gli studenti dal letargo, anche perché, a dirla tutta, restando sul merito e tralasciando il fatto che hanno abbandonato l'aula anzitempo, c'è da dire che con Zingaretti e compagni non è che la situazione degli alloggi brillasse per efficienza.

A proposito di destra e sinistra: oggi nell’aula magna dell’Università di Cassino c’erano tanti dei candidati alle prossime elezioni comunali. Tanti di loro li avevamo visti nel 2019: non un anno a caso, anche in quell’occasione poco dopo la città sarebbe andata al voto.

In prima fila le istituzioni, più dietro tutti gli altri. Indietro, molto indietro, anche il candidato alle Europee del territorio Mario Abbruzzese e il candidato del centrodestra alle elezioni comunali di Cassino Arturo Buongiovanni. Ma non erano seduti vicini, a dividerli c’era l’assessore del Comune di Cassino, Luigi Maccaro. Visibilmente imbarazzato.

Il sindaco Enzo Salera era invece in prima fila, come sempre. Al suo fianco il presidente della Provincia Luca Di Stefano. Si sono salutati a stento, poi hanno fatto il possibile per evitare di incrociare i loro sguardi. Quella delega alla caccia e alla pesca affidata al consigliere provinciale di Cassino Gino Ranaldi da parte del presidente Di Stefano ancora grida vendetta.

E mentre loro evitano di guardarsi e restano seduti, succede che ad andare ad accogliere il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, non vanno il sindaco di Cassino e il presidente della Provincia di Frosinone, bensì il candidato sindaco del centrodestra Arturo Buongiovanni, neanche fosse una convetion politica e non un appuntamento istituzionale.

E già, perché quando ci sono le elezioni alle porte, l’anno accademico sembra diventare il ritrovo dei politici in cerca d'autore. Infatti negli ambienti del centrodestra qualcuno inzia a rumoreggiare dopo il discorso del sindaco, gli rimproverano il fatto che il suo sembra un comizio elettorale. Il sindaco respinge le critiche al mittente, al termine della cerimonia è particolarmente felice.

Infatti se nel 2019 Peppino Petrarcone si presentava insieme a Rossella Chiusaroli, con la quale, poi, costruì la coalizione che però non arrivò al ballottaggio, oggi l’ex sindaco è giunto in sala da solo e non ha negato un caloroso saluto ad Enzo Salera. C’eravamo tanto odiati, ma anche amati. Certi amori fanno giri immensi… e poi ritornano.

Il 45° anno accademico dell’Università di Cassino può cominciare. La campagna elettorale, anche