È compito del centrodestra riportare al centro dei programmi i temi cari ai cattolici

Opinioni - L'appello di Lello Valente: "Lasciamo ai 'sinistri' fare isole pedonali e piazze, il centrodestra inizi a preoccuparsi delle famiglie e della qualità della vita. Finiamola con la lotteria del candidato sindaco, cerchiamo di capire se ci sono valori che uniscono, in tale ottica va ricercata l’unità intorno a questi valori ricercando chi li possa degnamente incarnare"

È compito del centrodestra riportare al centro dei programmi i temi cari ai cattolici
di autore Lello Valente - Pubblicato: 30-01-2024 18:55 - Tempo di lettura 4 minuti

Altri tempi, ma la politica rimane sempre uno strumento di rappresentanza dei territori e delle istanze. Ai tempi della Democrazia Cristiana quando facevamo le liste per le amministrative iniziavamo dalla copertura dell’intero territorio comunale, poi si passava alla rappresentanza delle categorie a noi vicine, la Coldiretti e la Cisl, un dipendente della Fiat, ed una particolare attenzione era da sempre riservata al mondo cattolico al quale la DC era fortemente legata.

Mentre a sinistra il segretario nazionale del PD spinge sempre di più l’acceleratore su temi divisivi e molto poco graditi al mondo cattolico, è compito del centrodestra riportare al centro delle idee e dei programmi quelli che sono da sempre temi cari alla dottrina sociale della Chiesa.

La DC non è morta, l’organizzazione del Partito  non c’è più, ma quei valori sulla quale era nata sono oggi ancora più forti e validi di prima. Da Dossetti a Sturzo, da De Gasperi a Fanfani quei programmi hanno rappresentato un punto fermo non solo per l’Italia ma anche per l’Europa.

Rimettere al centro l’Uomo con la propria dignità è stato uno dei punti caratterizzanti della politica italiana  del dopoguerra, il piano per la creazione di una organizzazione a sostegno  dei coltivatori, il grande piano delle case per il popolo, le pensioni di anzianità, il sostegno a chi è più indietro, l’attenzione per gli anziani e per i diversamente abili  sono punti di un programma politico improntato agli insegnamenti del cattolicesimo sociale.

Non perdiamo di vista questi temi, lasciamo ai sinistri di tutelare i grandi ricchi, di tutelare le banche, di parlare solo di diritti civili senza mai nominare i doveri civili, lasciamoli fare isole pedonali e piazze, il centrodestra inizi a preoccuparsi delle famiglie e della qualità della vita.

Non abbiamo paura della nostra storia, non possiamo prendere lezioni di atlantismo da chi era contro la Nato, non possiamo prendere lezioni di europeismo da chi votò contro i trattati del 1957 che istituivano il primo embrione dell’UE, sono altri che si sono vergognati della propria storia, hanno dovuto cambiare nome e bandiera.

Chi ha sempre fatto riferimento alla dottrina sociale della Chiesa non ha mai avuto motivo di rinnegare le proprie radici.

Liberi, laici e non integralisti, ma orgogliosi di avere delle idee alle quali il Centrodestra non deve rinunciare, anche a livello locale. Finiamola con la lotteria del candidato sindaco, cerchiamo di capire se ci sono valori che uniscono, in tale ottica va ricercata l’unità intorno a questi valori ricercando chi li possa degnamente incarnare.

Un progetto all’interno di  una filiera che parte da Cassino e passa per la Regione Lazio fino al Governo nazionale. Uno sforzo comune per alzare il livello della qualità della politica, solo così  il Centrodestra troverà la giusta e vincente sintesi.





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