Gioco d'azzardo, aumento vertiginoso: Coreno Ausonio sul podio

Valle dei Santi - Tra i 17 comuni ricadenti all’interno dell’Arcidiocesi di Gaeta, solo Formia e Ponza spendono di più rispetto al piccolo paese della Ciociaria: con il 40% in più registra una giocata pro capite di circa 4.000 euro. Il monito della diocesi: "Questi è un territorio 'assetato' di azzardo e questa spesa corrisponde a una tassa aggiuntiva media di 461 € all’anno per ogni abitante, senza contropartita in valore aggiunto, contro le 345 euro di quella dell’Italia"

Gioco d'azzardo, aumento vertiginoso: Coreno Ausonio sul podio
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 10-01-2024 18:36 - Tempo di lettura 4 minuti

Il consumo di azzardo è fortemente in crescita nei 17 Comuni all’interno dell’Arcidiocesi di Gaeta (Ausonia, Coreno Ausonio, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Minturno, Spigno Saturnia, Formia, Ponza, Ventotene, Gaeta, Itri, Campodimele, Sperlonga, Fondi, Monte San Biagio, Lenola, Pastena) e rappresenta ancora una forte causa di disagio economico e sociale. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha reso noto i dati relativi all’anno 2022 che sono decisamente allarmanti.

L'incidenza media nel 2022 della giocata pro-capite sul reddito è stata del 21,4%, in netto aumento rispetto a quella del 2021 ammontante all’17,9% e praticamente doppia rispetto a quella dell’Italia equivalente a 11,1%. Formia si conferma il Comune con la giocata pro capite più alta con 5.668 € all’anno, seguita da Ponza con 4.062 €, Coreno Ausonio con 3.963 €, Sperlonga con 3.921 €, Fondi con 3.745 €, Santi Cosma e Damiano con 3.457 €, Campodimele con 3.226 €, Minturno con 3.104 €, Gaeta con 2.742 €, Castelforte con 2.588 €, Ausonia con 2.372 €, Spigno Saturnia con 2.290 €, Ventotene con 2.245 €, Monte San Biagio con 1.834 €, Itri con 1.805 €, Lenola con 1.480 € e Pastena con 679 €.

Nel 2022 è avvenuto un innalzamento vertiginoso della giocata pro capite, rispetto al 2021, per i Comuni di Campodimele equivalente al 151%, Santi Cosma e Damiano all’87%, Ventotene al 67% e Coreno Ausonio al 40%, basato principalmente sulla componente telematica. Gli altri Comuni hanno registrato un aumento più contenuto, mentre solo Pastena ha ridotto la giocata pro capite da 788 € nel 2021 a 679 € nel 2022 Il caso eclatante è quello di Ponza che, nonostante il proprio reddito pro capite sia il più basso tra i Comuni della Diocesi, si attesta nella prima posizione nella classifica dell’incidenza della giocata pro capite sul reddito: a questo si aggiunge il caso di Coreno Ausonio che rivela una giocata pro capite telematica di 3.560 €, configurandosi al secondo posto della graduatoria, dopo Formia.

"La situazione dei comuni ricadenti nell’Arcidiocesi di Gaeta è drammatica - si legge in una nota - se rapportata al quadro nazionale; è un territorio 'assetato' di azzardo dove la spesa effettiva (differenza tra giocate e vincite) è di 75 milioni di euro su una popolazione di appena 163mila abitanti. Questa spesa corrisponde a una tassa aggiuntiva media di 461 € all’anno per ogni abitante, senza contropartita in valore aggiunto, contro le 345 euro di quella dell’Italia. Sono risorse buttate al vento che si sarebbero potute investire nel miglioramento di tanti settori nevralgici alla vita di un territorio: la sanità, le scuole, le infrastrutture, gli impianti sportivi, la viabilità.

La Chiesa di Gaeta, già da tempo, ha colto le gravi conseguenze derivanti dall’azzardo e ha percepito chiaramente la sua penetrante espansione in tutto il suo territorio. Attraverso la Caritas continua a contrastare l’elevata diffusione e a promuovere la consapevolezza che l’azzardo è una patologia. Per arginare questa devastazione sociale la Caritas diocesana di Gaeta prosegue il suo impegno di contrasto all’azzardo - si legge ancora - attraverso il Tavolo tecnico di lavoro, con la partecipazione della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali, di Libera- presidio Sud Pontino, della cooperativa sociale Osiride e di Cittadinanza Attiva- comprensorio Fondi". 

"Numerose - spiega ancora la diocesi - sono state le iniziative realizzate come i convegni, le Tende del Buon Gioco nelle piazze, la sensibilizzazione nelle scuole con il supporto di esperti e psicologi, il networking con le amministrazioni, la pubblicazione di articoli di informazione sugli effetti del gioco d’azzardo, la mappatura delle giocate fisiche e telematiche, l’apertura di un centro di ascolto di orientamento alle strutture di trattamento e di cura delle dipendenze.

Da pochi giorni, infine, gli uffici diocesani della pastorale giovanile e scolastica e la Caritas di Gaeta hanno promosso il progetto 'DiVento InVento' in diversi istituti scolastici del territorio, finalizzato alla proposta di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) con l'obiettivo di fornire un'informazione e formazione per la prevenzione delle dipendenze derivanti dal consumo di sostanze tossiche, dall’uso eccessivo dei social e dall’abuso del gioco d’azzardo. L’intento di tutte queste iniziative è quello di mobilitare i cittadini, le associazioni e le istituzioni a diffondere la consapevolezza che l’azzardo non è un gioco, può generare una dipendenza patologica e, spesso, i profitti di questo settore vanno ad alimentare gli illeciti guadagni della criminalità organizzata".





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