Sanità a pezzi e posti di lavoro a rischio, la sferzata di Luca Fardelli

Sanità a pezzi e posti di lavoro a rischio, la sferzata di Luca Fardelli
di autore Redazione - Pubblicato: 12-10-2023 00:00

OPINIONI - Il consigliere comunale di Cassino accende i riflettori sulle criticità del cassinate, dal Santa Scolastica alla Reno de Medici. L'amaro sfogo: "Pur cambiando direttori d’orchestra e musicisti la musica per il nostro territorio rimane sempre la stessa"

di Luca Fardelli*

Ho volutamente voluto aspettare qualche giorno dall’ultimo articolo pubblicato sulla drammatica situazione che da anni ormai investe il Presidio Ospedaliero di Cassino e la sanità in generale del nostro territorio con la vana speranza che almeno questa volta, visto che la denuncia non veniva presentata dal solito contestatore e cioè dal sottoscritto, l’appello fosse raccolto dai nostri rappresentanti politici locali, provinciali e regionali. Purtroppo ancora una volta non è stato così. Ancora una volta sono qui a domandarmi se il cassinate ed i suoi problemi sono di interesse della nostra classe politica, quella classe politica che i cittadini, anche del cassinate, hanno scelto per vedersi rappresentare con la speranza che fosse in grado di rappresentare i bisogni del nostro territorio e non solo quelli personali.

A distanza di quei giorni volutamente aspettati, nessuna presa di posizione né tantomeno nessun sentore di un minimo di interesse si è minimamente avvertito anzi abbiamo dovuto conoscere di come una persona malata in queste ultime ore sia riuscita a distruggere una stanza del pronto soccorso mettendo ancora una volta a repentaglio tutto il personale che li opera con mille difficoltà.

Se ce ne fosse stato bisogno la palese dimostrazione che seppur cambiando direttori d’orchestra e musicisti la musica per il nostro territorio rimane sempre la stessa. Non riesco a comprendere a questo punto se tra gli interessi della cosiddetta classe politica rientri anche il problema che il reparto di Ortopedia del P.O. di Cassino fa fronte alle esigenze di cura di un intero territorio con solo tre medici e di questi solo due idonei alle prestazioni di sala operatoria; se sia di interesse della politica che gli altri reparti e/o strutture riescano ad andare avanti solo ed esclusivamente grazie a professionisti a gettone; mi domando ancora se qualche politico ha avuto mai bisogno, per un proprio familiare e/o congiunto di una visita geriatrica domiciliare branca in cui dove ormai si registra una lista d’attesa che rasenta ormai gli oltre 6 mesi di richieste arretrate; mi chiedo ancora se i nostri politici abbiano mai provato a prenotare una qualsiasi prestazione medica e trovarsi di fronte alla situazione delle liste bloccate per alcuni esami per i quali non è possibile nemmeno tentare di fare la prenotazione o qualora fosse possibile trovare il primo appuntamento se non a distanza di un anno o forse due.

Mi domando ormai da oltre 4 anni se la politica non debba cercare di risolvere, se non tutti ma almeno in parte, i reali bisogni dei cittadini tra cui quelli della sanità in generale. So perfettamente che Cassino rappresenti una anomalia nell’ambito provinciale dove sono presenti oltre al nostro ospedale altre 3 strutture accreditate ma questo dovrebbe facilitare il grado di risposta nei confronti dei cittadini e non semmai complicarlo.

Rinnovo a questo punto, come ho avuto modo di rivolgere anche nel corso del Consiglio Comunale per il conferimento della cittadinanza onoraria al Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati, l’invito a tutti i nostri rappresentanti politici e istituzionali della nostra provincia a verificare personalmente la realtà di quanto ho avuto modo di denunciare nel corso di questi anni. Mi verrebbe da dire: se ci siete battete un colpo!

Il nostro territorio, come ho avuto modo di sottolineare alla nostra, da oggi illustre concittadina, non registra esclusivamente il problema della sanità ma vive purtroppo altri grossi incognite tra cui quello della grave crisi occupazionale dovuto soprattutto alla situazione che sta vivendo tutto il settore dell’automotive, alle incognite della Cartiera “Reno de Medici” e a quei primi sentori di difficoltà che vengono a manifestarsi in una struttura solida come la RIV SKF che fino a pochissimo tempo fa non aveva mai dovuto fare ricorso ad un solo giorno di cassa integrazione come fatto invece ultimamente.

Anche su tali problematiche rivolgo ancora una volta il mio appello a tutti i rappresentanti delle istituzioni ad ogni livello di farsi carico di dette difficoltà e di intervenire fattivamente affinché questo territorio non diventi un deserto industriale in cui i nostri figli non avranno più alcuna speranza di poter vivere. Per ultimo vorrei ringraziare il giornalista nell’aver riportato nel suo articolo di qualche giorno fa parte di un mio intervento di qualche mese fa a favore del P.O. di Cassino e dei problemi della sanità del cassinate.

*Consigliere comunale di Cassino





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