“Occhio al Diabete” il convegno organizzato dal dott. Luigi Pinchera

“Occhio al Diabete” il convegno organizzato dal dott. Luigi Pinchera

EVENTI - L'evento promosso dal Direttore dell'Unità Operativa di Oculistica dell'Ospedale S. Scolastica di Cassino si terrà oggi presso la sala convegni dell'Edra Palace Hotel

Sarà il tema del prossimo Convegno “Occhio al Diabete” di venerdi 13 ottobre, organizzato dal Dott. Luigi Pinchera, Direttore dell’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale S.Scolastica di Cassino , in cui esperti della materia ricorderanno che anche la vista può essere compromessa da questa patologia che rappresenta una delle prime cause di cecità al mondo. Secondo l’ISTAT, infatti, nel nostro Paese si può stimare che il 5,5% dei 60 milioni di italiani soffre di diabete, 1 milione non sa di averlo sviluppato e 4 milioni rischiano di sviluppare la malattia entro pochi anni. Il diabete ha una stretta correlazione con la vista ed una delle complicanze più frequenti e più invalidanti è proprio la retinopatia diabetica. Infatti, dati epidemiologici confermano che circa il 30% della popolazione diabetica è affetto da retinopatia diabetica. La nota positiva, afferma il Dott. Pinchera, è che la retinopatia diabetica non è più una malattia incurabile, ma “la diagnosi precoce” fa la differenza. È importantissimo che il paziente diabetico consulti l’oculista e si sottoponga ad uno screening che preveda la valutazione del fondo dell’occhio con la possibile individuazione dei primi segni della malattia.

L’esame dall’oculista rientra in un percorso di gestione plurispecialistica della patologia  che il paziente diabetico deve necessariamente seguire e che non può tralasciare, insieme al controllo glicemico, anche quello della pressione arteriosa e dell’assetto lipidico. Molte le novità terapeutiche prosegue Pinchera come il trattamento laser micropulsato e sottosoglia, laser di ultima generazione che favoriscono il riassorbimento dell'edema maculare diabetico senza utilizzare energie così elevate da causare coagulazione del tessuto retinico, evitando in tal modo gravi esiti cicatriziali. Ma la vera novità è rappresentata dalla terapia intravitreale cioè la somministrazione direttamente nel corpo vitreo dell’occhio, di farmaci anti-VEGF, che bloccano il meccanismo di formazione dei neovasi all’interno della retina favorendo il riassorbimento di emorragie; altre volte si ricorre ad un’altra classe di farmaci da iniettare, i cortisonici, quando prevalgono fattori infiammatori. Il limite di queste iniezioni è quello della durata di efficacia contro la malattia: sono trattamenti che devono essere ripetuti più volte, ma la ricerca sta tentando di favorire la scoperta di nuovi farmaci che possano avere una durata maggiore, in modo da favorire, prima di tutto il paziente ma anche il Sistema Sanitario Nazionale riducendo i costi della terapia. Vi sono poi casi più gravi di retinopatia diabetica definita proliferante con emorragie vitreali recidivanti e talora  distacchi della retina definiti appunto trazionali. 

In tali casi prosegue Pinchera effettuiamo interventi più complessi di chirurgia vitreo-retinica che ci consentono di rimuovere il vitreo emorragico, liberare la retina dalle trazioni e risolvere il distacco di retina con buone possibilità di successo. Nel corso del convegno saranno trattati anche temi di grande attualità come innovazione tecnologica e  digitalizzazione e loro implicazioni sul processo di cura del paziente diabetico; in particolare, l’applicazione dell’ “intelligenza artificiale”  nel campo diagnostico o applicata ai sistemi di predizione, in grado di identificare possibili patologie oculari diabetiche  ancora prima che queste si manifestino, conclude Pinchera semplificheranno notevolmente le nostre procedure assistenziali ponendo al centro dell’attenzione sempre costantemente il bene-salute del paziente.





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