"Si vince e si governa solo se nell’alleanza c’è condivisione e lealtà reciproca"

"Si vince e si governa solo se nell’alleanza c’è condivisione e lealtà reciproca"
di autore Redazione - Pubblicato: 10-10-2023 00:00

OPINIONI - Lello Valente risponde a Dario Nicosia e in merito alle prossime comunali dice: "Il centrodestra preserverà tutte le proprie idealità ma solo quando dovremo affrontare elezioni politiche e con sistema maggioritario, per le amministrative, pur nelle diversità dovremo cercare di creare un raggruppamento che abbia le potenzialità per vincere le elezioni senza legarci al totem della identità"

di Lello Valente

È un vero piacere porre questioni  serie della politica ed è un piacere rispondere a Dario Nicosia  che coerentemente occupa la stessa posizione da sempre. Nicosia pone un problema reale, l’idealità del centrodestra e la comunanza di valori che tengono insieme lo stesso  centrodestra (LEGGI QUI: Le complessità del tavolo dell’alternativa nel centrodestra. Opinioni a confronto) (LEGGI ANCHE: Al tavolo del centrodestra siedano anche Di Rollo e De Sanctis

Nella Prima Repubblica, quando le elezioni, ad ogni livello, si tenevano con il sistema proporzionale anche delle minime differenze ideali giustificavano l’esistenza di un partito.  Con l’avvento della Seconda Repubblica i  sistemi elettorali sono cambiati e tranne alle elezioni europee, si vota sempre con il sistema maggioritario. Tale sistema ha imposto in tutti i partiti la semplice riflessione di scegliere se affermare la propria identità o cercare un modo di convivenza con altre forze politiche per poter vincere con il nuovo sistema elettorale.

Così  è nato il centrodestra ed il centrosinistra, è nato L’Ulivo e la Casa delle Libertà, sul presupposto di una comunanza di vedute, ciò, però, non è bastato per durare a lungo, infatti  due Governi di centrosinistra e due di centrodestra sono caduti per lotte e dissidi interni.

La ricerca di alleanze per poter superare il vincolo del maggioritario è divenuta una ricerca essenziale, ad ogni livello a tal punto che lo stesso PD  si è dovuto caratterizzare come una forza “maggioritaria” escludendo in tal modo corse in solitaria destinate alla sconfitta.

Alle elezioni amministrative il sistema maggioritario impone della scelte, se affermare un principio di identità o se ricercare  di convivere con altre forze per raggiungere il risultato finale di vincere.  

Non si vince e non si governa per il solo motivo di condividere sommariamente dei valori, si vince e si governa se nell’alleanza pur nelle differenze c’è condivisione dell’obiettivo e lealtà reciproca. La riprova è l’ultima amministrazione di centrodestra di Cassino, dove la comunanza di idee e di vedute era granitica, ma parliamo di una amministrazione caduta per una mancanza di lealtà tutta interna.

Il nocciolo non è la comunanza di idealità ma la comunanza di obiettivo e la lealtà interna ad un raggruppamento che, lo ricordo , non deve avere una connotazione politica ma squisitamente amministrativa.

Non mi scandalizzo di poter colloquiare con un esponente del PD se trattasi di  una persona seria e leale, del resto la stessa destra nazionale rappresentata da FDI più volte ha colloquiato con il PD, non ultimo per l’assetto della nostra SAF, ed anche in Regione Lazio il governatore Rocca, di matrice  FDI, mantiene in posti chiavi di comando ancora la veccia nomenclatura targata PD.

Il tavolo dell’alternativa deve avere in comune un serio programma amministrativo che può essere portato avanti anche nelle diversità politiche, abbiamo avuto Governi nazionali dove al di dentro c’era tutto ed il contrario di tutto; non  possiamo i vincolarci ad unico principio di idealità perdendo di vista l’obiettivo principale che è quello di vincere le prossime elezioni amministrative.

Il centrodestra non è una camicia di forza ci sono vedute e sensibilità diverse, la sintesi è necessaria quando si vota con il sistema maggioritario, con il sistema proporzionale ognuno va per la propria strada.

Il centrodestra preserverà tutte le proprie idealità ma solo quando dovremo affrontare elezioni politiche e con sistema maggioritario, per le amministrative, pur nelle diversità dovremo cercare di creare un raggruppamento che abbia le potenzialità per vincere le elezioni senza legarci al totem della identità ma nel reciproco rispetto delle diversità, e lo ribadisco, nella lealtà interna che rappresenta il  collante più forte.

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