"Il Consorzio è fondamentale per lo sviluppo territoriale"

"Il Consorzio è fondamentale per lo sviluppo territoriale"
di autore Redazione - Pubblicato: 12-09-2023 00:00

ECONOMIA - Audizione in Commissione consiliare Sviluppo economico della Regione Lazio. Parla il presidente Francesco De Angelis

Il presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis, ha partecipato oggi pomeriggio all’audizione della Commissione consiliare Sviluppo economico, presso la Regione Lazio, richiesta dalla consigliera Sara Battisti nell’ambito delle iniziative utili alla lotta alla desertificazione industriale nella Provincia di Frosinone.

Una commissione che ha visto la presenza di amministratori, sindacati e associazioni di categoria, presieduta dal presidente, consigliere Enrico Tieri, e alla quale hanno partecipato anche l’assessore e vicepresidente Roberta Angelilli, l’assessore Pasquale Ciacciarelli e il consigliere Daniele Maura, membro della commissione.

Un momento importante utile per discutere strategie e azioni per stimolare la ripresa economica e preservare l’occupazione nella regione.

«Evidenziamo in particolare due problemi. - ha commentato il presidente Francesco De Angelis -  Il primo riguarda i tempi, con una oramai necessaria semplificazione delle procedure. Il Consorzio, nella nuova mission, può diventare uno strumento di supporto importante proprio per questa semplificazione, dal momento che è l’istituto più vicino al territorio. Il secondo è quello del Sin, che è sicuramente necessario ma ha bisogno di una procedura diversa e più veloce. Perché se questa necessita di anni, ecco qui che gli investimenti si perdono. Certamente un’indagine preliminare ci avrebbe aiutato, ma oramai si deve intervenire in altro modo. Detto questo e nonostante i problemi l’agglomerato industriale di Frosinone resta importante con tre settori di eccellenza: l’automotive, il chimico farmaceutico e l’aeronautico.

Ora aprirà anche Fincantieri, che ha scelto di investire a Piedimonte San Germano. E noi siamo stati bravi a favorire questo investimento. Dunque non è tutta una disgrazia. Faccio un altro esempio. Sulle assegnazioni, perché come sapete le aree sono assegnate dal Consorzio, posso dire che su 1293 ettari noi ne abbiamo solo 66 liberi. Dunque se sono quasi tutte occupate vuol dire che non è tutto fermo. Sulla logistica, ad esempio, non ci sono più aree libere e proprio per questi motivi dobbiamo mettere mano al piano Regolatore. Certo non è il manifatturiero, ma è una realtà significativa che dobbiamo sostenere».

Il presidente ha poi parlato di infrastrutture. «Stiamo investendo 16 milioni di euro solo sull’agglomerato di Frosinone e voglio ringraziare ufficialmente per l'impegno l’assessore e vicepresidente perché sta lavorando sul pacchetto dei 50 milioni di euro, con 26 progetti solo su Frosinone. Progetti già esecutivi. Vuol dire che se arrivano le risorse siamo pronti per partire. E poi c’è tutto il tema sui siti dismessi, - ha aggiunto De Angelis - su cui abbiamo una mappatura. In questo senso si è già conclusa l’operazione Videocon, con il sito tornato ad essere produttivo e insieme alla Regione possiamo fare una grande operazione sugli altri siti dismessi. Certamente abbiamo una serie di problemi e delle questioni annose che dobbiamo risolvere, ma io vedo dei segnali importanti.

Abbiamo appena approvato il nuovo Piano Regolatore di Cassino e sarà uno strumento importante per lo sviluppo. In ultimo, è pronto il progetto sull’idrogeno, finanziato dalla Regione e il primo di questo genere in Italia. Anche lì occuperemo un sito dismesso a Patrica realizzando una grande operazione di energia verde con la trasformazione del gas in idrogeno ed in collaborazione con Università di Cassino, Engie e Sgi. Ringrazio in particolare l’assessore e il vicepresidente Angelilli, che ha sottolineato come il Consorzio debba essere sempre di più parte attiva della politica industriale del Lazio e che ha evidenziato, oltre alle problematiche, anche le grandi opportunità del territorio della provincia di Frosinone. Chiaramente cercando di risolvere il più possibile la questione della semplificazione».





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