L'isola (e la programmazione) che non c'è

L'isola (e la programmazione) che non c'è
di autore Lello Valente - Pubblicato: 04-07-2023 00:00 - Tempo di lettura 2 minuti

OPINIONI - Dopo il decentramento dell’Università e quello di diverse scuole, la chiusura del Corso renderà il centro della città di Cassino un luogo riservato ai bivacchi notturni...

di Lello Valente

Non mi iscrivo tra quelli che a prescindere sono contro la chiusura del Corso della Repubblica,  sono, invece, allibito della superficialità con la quale questa decisione sia stata assunta senza uno studio propedeutico sul flusso dei veicoli e sulla classificazione degli stessi. Al momento, e non possiamo più saperlo, si chiude una strada importante della città  senza conoscere quale sia l’entità del traffico medio che vi transitava , e senza conoscere questi numeri come si individuano le vie di uscita, le strade alternative?

Sappiamo quanti pullman, quanti camion, quante auto transitavano sul Corso? Nessuno studio è stato fatto se non ricorrere al solito professore universitario che racconta di tutto ma non fornisce dati certi e riscontrabili perché non li ha.

Si potranno generare  ingorghi incredibili su alcune strade già molto strette, aumenterà l’inquinamento e soffriranno molte attività commerciali.

Più volte ho posto questo problema dei numeri, nessuno sa dire  quanti veicoli transitavano al giorno sul Corso della Repubblica, qualcuno sussurra che ci sia stato uno studio che ha analizzato questi flussi  ma nessuno pubblica questi dati  certi e riscontrabili  e come sono stati acquisiti . La verità è che una seria analisi dei flussi numerici non è stata mai fatta  ci si è lasciati travolgere dall’euforia scadendo nella totale superficialità.

Solo per  chiudere una strada con una soluzione di Zona a Traffico Limitato è necessario uno studio e la specifica approvazione del Ministero dei Trasporti, si chiude definitivamente una strada principale e lo si fa senza un progetto  suffragato da numeri. Questa è la superficialità che può causare danni irreparabili alla città.

Si inaugurerà  il nuovo Corso della  Repubblica  sotto la campagna elettorale, si taglieranno  i nastri e solo dopo ci accorgeremo dei problemi che potevano essere evitati . Così dopo il decentramento dell’Università e quello di diverse scuole, la chiusura del Corso renderà il centro della città, praticamente  un luogo riservato ai bivacchi notturni.





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