I fatti, le opinioni e l'anno che verrà

I fatti, le opinioni e l'anno che verrà
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 31-12-2022 00:00

I NOSTRI AUGURI - Le reazioni alle pagelle del 2022, le nostre considerazioni su alcune opere della città di Cassino, due consigli non richiesti al sindaco Salera. "C'è chi nasconde i fatti anche a se stesso, perché ha paura di dover cambiare opinione". Noi, no. Buon 2023!

C’è chi nasconde i fatti perché trovare le notizie costa fatica. 

C'è chi nasconde i fatti perché non li conosce, è ignorante, impreparato, sciatto. 

C’è chi nasconde i fatti perché fra poco ci sono le elezioni. 

C'è chi nasconde i fatti perché altrimenti poi tolgono la pubblicità al giornale.

Sono queste alcune delle motivazioni annotate nel libro La scomparsa dei fatti (Marco Travaglio, Il Saggiatore, 2006) del perché, molto spesso, sui giornali capita di leggere molte opinioni e pochi fatti. Noi, per parte nostra, sin dagli esordi abbiamo detto che questo giornale avrebbe cercato di portare sul web la formula del giornale cartaceo analizzando, con alcuni opinionisti, i fatti più meritevoli. 

IL NOSTRO ORGOGLIO

Di recente ci è capitato tra le mani il libro del direttore de Il Fatto Quotidiano ed è stata l’occasione per tracciare un nostro bilancio. Con orgoglio riteniamo di aver dimostrato anche in questo anno che volge al termine che la fatica non ci ha spaventato: mai, dunque, è stato lasciato da parte un fatto per timore di dover sudare nel trovare una notizia.

La sciatteria, che spesso inonda i social, non appartiene a nessuna delle firme di questo giornale. Mai, davvero mai, in ormai oltre due anni di pubblicazioni, la linea editoriale si è piegata al volere degli inserzionisti per paura di perdere la pubblicità. E questo ci rende orgogliosi. Molto orgogliosi.

I FATTI E LE OPINIONI

I fatti, dunque, abbiamo provato a raccontarli sempre tutti. E a dare anche una nostra lettura, con le nostre opinioni. Due anni fa, ad esempio, tra le poche voci fuori dal coro dei media locali e nazionali, elogiavamo la corsia ciclabile di Cassino.

Mentre qualcuno quasi sperava nell’incidente per poter dire “io l’avevo detto che era pericolosa” ed altri si erano attivati per far venire in città le telecamere di “Striscia la Notizia” con gli inviati del tg satirico che si prendevano gioco del percorso per le bici creato in centro e dell’amministrazione comunale che lo aveva concepito, noi, in solitudine, scrivevamo: “Meglio accendere una piccola fiamma, che maledire l’oscurità”.

LA CORSIA CICLABILE

L’articolo risale al mese di ottobre del 2020, sono ormai passati oltre due anni. E torniamo quindi al libro citato all’inizio di questo articolo. Travaglio, tra le altre cose, scrive: “C'è chi nasconde i fatti anche a se stesso, perché ha paura di dover cambiare opinione”. Ebbene sì, questa volta ci siamo sentiti chiamati in causa. Proprio a proposito della corsia ciclabile. Abbiamo ricordato quella che era la nostra opinione. Abbiamo ricordato di averla difesa a dispetto di chi suonava il de profundis. Lo abbiamo fatto con convinzione a dispetto di chi andava blaterando stupidaggini e alimentando inutili dietrologie: c'è chi inventa i fatti anche se non lo pagano, ma magari un giorno pagheranno anche lui.

Noi semplicemente mettevamo in evidenza che nessuna amministrazione comunale, fino a quel momento, aveva davvero provato a fare qualcosa di innovativo per quel che riguarda un percorso ciclabile in centro. Bisogna però prendere atto del fatto che le buone intenzioni si sono scontrate con la sciatteria: la corsia attuale è una vergogna, oltre che pericolosa.

La corsia ciclabile, oggi, è invisibile, genera pericolo per i ciclisti e per gli automobilisti. Questo è un fatto incontrovertibile, non è un’opinione. E non vogliamo nascondere i fatti per paura di dover cambiare opinione. Ce ne sono già molti, in giro, che  preferiscono restare innamorati delle loro opinioni, anche se i fatti li smentiscono.

LE PAGELLE E DUE CONSIGLI (NON RICHIESTI)

Perché parlare della corsia ciclabile quando l'amministrazione comunale nella conferenza stampa di fine anno ha snocciolato le cifre relative ai tanti finanziamenti ricevuti e alle tante opere in cantiere? Perché rappresenta l'emblema del limite dell'attuale amministrazione: dire che tutto va bene e respingere le critiche, anche dinanzi a fatti evidenti.

Al sindaco, che ha grandi capacità di gestione, consigliamo maggiore umiltà. Allo stesso tempo sarebbe necessaria, prima di subito, un'inversione ad U su alcuni importanti settori come il Commercio, la Sicurezza, la Manutenzione. Non bastano le slide per cambiare davvero il volto della città.

Abbiamo messo in evidenza queste criticità nelle nostre pagelle di fine anno. Chi si divertiva a sghignazzare e a definire questo giornale 'LeggoSalera' è rimasto deluso: dispiace per loro che evidentemente non sono ancora abituati ad un giornalismo indipendente. Così come dispiace che tanti dei protagonisti citati nelle pagelle non abbiano colto la vena ironica e si siano sfogati altrove. Ma li capiamo: per tanto, troppo tempo, sono stati abituati ad avere a che fare con chi nasconde i fatti perché è nato servo. E come diceva Victor Hugo, “c'è gente che pagherebbe per vendersi”.

Buon anno a tutti! Noi nel 2023 saremo pronti a ricominciare con tante novità e con l'indipendenza che ci ha sempre contraddistinto!





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