Le carte bollate di Salera, i "draghiani" e la scomparsa dei fatti

Le carte bollate di Salera, i "draghiani" e la scomparsa dei fatti
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 06-02-2022 00:00

OPINIONI - Il governo mette in Bilancio maggiori risorse per aumentare lo stipendio degli amministratori locali nel Paese: pioggia di critiche a Cassino, il sindaco prepare le denunce per diffamazione. Intanto c'è chi nasconde le notizie anche a se stesso

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Mario Draghi

Meno di un mese fa, era il 10 gennaio, il premier Mario Draghi intervenendo in conferenza stampa per illustrare le nuove misure e la decisione di non chiudere le scuole nonostante l'aumento dei contagi nella popolazione studentesca, spiegava: "Ai ragazzi si chiede di stare a casa, poi fanno sport tutto il pomeriggio e vanno in pizzeria? Non ha senso chiudere la scuola prima di tutto il resto".

Noi che siamo grandi estimatori del presidente del Consiglio, siamo stati sorpassati, in quanto a stima nei confronti del premier, dai draghiani de’ noantri che hanno ribattuto per giorni le dichiarazioni di Mario Draghi per bacchettare i sindaci del comprensorio che avevano optato per la chiusura delle scuole.

Lo stesso premier, poche settimane prima aveva pienamente sostenuto il testo presentato dal deputato dem Zanda in Commissione Affari Costituzionali per aumentare le indennità dei sindaci e degli amministratori locali inserendo quella norma nella legge di Bilancio del 2022.

Un provvedimento che riguarda anche la città di Cassino, quindi. Ma non appena la giunta comunale della Città Martire ha deliberato in merito, sulla scorta di quanto stabilito nella legge di Bilancio a firma di Mario Draghi, gli stessi che incensavano il Premier hanno duramente criticato tale scelta e sui social si è scatenato il finimondo.

"Quando il populismo, l'odio sociale e la rabbia si insinuano in ambito politico i risultati sono quelli che vediamo in questi giorni" la sferzata al vetriolo di Enzo Salera. Il primo cittadino ha quindi spiegato: "Il mio stipendio, con tutte le responsabilità e l'impegno totalizzante che ne consegue è attualmente di 1722 euro netti mensili; gli assessori, per la maggior parte non hanno preso, in questi anni, più di 440 euro al mese.

Senza considerare i consiglieri comunali che guadagnano in media intorno alle 60/70 euro al mese. E per chi non ruba o non porta avanti interessi economici di speculatori, sono evidentemente cifre bassissime se paragonate ad altri stipendi sia nella pubblica amministrazione che nel privato".

Quindi l'annuncio: il caso finirà in Tribunale: "Seguiranno denunce per diffamazione, poiché una cosa è certa: non possiamo permettere, che siano messe in discussione la serietà e la dignità delle persone che amministrano con entusiasmo, ma anche con tanta fatica la città di Cassino".

Noi che non ci siamo mai seduti al banchetto anti Casta e che ai politici "poveri" preferiamo quelli competenti non abbiamo gridato allo scandalo. I draghiani di casa nostra lo hanno fatto, riuscendo nell'impresa (non facile, gli va riconosciuto) di prendersela con sindaco di Cassino e non con il Capo del Governo.

Morale: "C'è chi nasconde i fatti anche a se stesso perché ha paura di dover cambiare opinione", per dirla con un anti draghiano doc come Marco Travaglio!





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