Congresso Pd, Grieco accende la miccia. Costa: "Ma per favore!"

Congresso Pd, Grieco accende la miccia. Costa: "Ma per favore!"
di autore Mario Costa - Pubblicato: 16-11-2021 00:00

OPINIONI - Lo storico dirigente e militante del Partito interviene nel dibattito dopo l'intervista alla portavoce de Le Democratiche pubblicata ieri su LeggoCassino.it. La sferzata dell'ex vicesindaco: "Un po' di umiltà non guasterebbe. C'è spazio per tutti, anche per chi ha subdolamente lavorato (con scarso successo, per fortuna di questa città) perché l’attuale amministrazione di centrosinistra non ci fosse"

di Mario Costa

Se all’indomani del congresso del Partito Democratico cittadino (quando si farà) vi dovesse capitare di vederci rincorrere qualcuno, brandendo noi un nodoso bastone, non meravigliatevi. Né preoccupatevi ipotizzando una repentina mutazione del nostro stato mentale non più in equilibrio. Rimanete tranquilli anche perché, ove ci capitasse di raggiungerlo quel tizio, non gli assesteremmo bastonate sul groppone facendogli “assaggiare” il sapore del legno stagionato. Cosa che peraltro potrebbe giovargli.

 Quel nodoso bastone lo useremmo solo per contenere la probabile reazione alla pedata che gli avremo assestato – questa sì –nel sodo sedere. Sì, perché quel fuggiasco sarà uno di quei compagnucci del Pd che, dolenti, parlano, criticano il fare e il disfare di taluni papaveri provinciali del partito, inclini ad occuparsi della propria carriera, molto meno del partito in precarie condizioni di salute in questa nostra provincia. Ma lo fanno solo in privato, guardandosi bene dall’esporsi, timorosi che le loro lamentele giungano ai diretti interessati.

Un mesetto fa, dopo il disastroso risultato dell’ultima tornata elettorale amministrativa in provincia, un risultato in netta controtendenza rispetto al dato nazionale, a fronte del comatoso stato del Pd ciociaro, abbiamo levato da queste pagine il nostro grido di dolore. (LEGGI QUI: Ora e subito, si impone al Pd una radicale inversione di rotta di una linea politica suicida). Abbiamo scritto cose che sono sotto gli occhi di tutti, di cui molti nel Pd si dolgono nei colloqui privati ma non lo fanno mai in maniera chiara e tonda, ad alta voce. Pur essendo essi convinti che ce ne sarebbe bisogno per raddrizzare la rotta.

Quando si andrà, prima o poi, al congresso di Cassino, saremo curiosi di vedere chi dirà pubblicamente lì, davanti a tutti, anche ai più stretti interessati, le cose che solitamente lamenta nei colloqui privati. Che poi il caso possa volere che dopo la cosiddetta “fusione a freddo” di tanti anni fa al tempo dell’unificazione Pds-Margherita, il congresso si faccia finanche con “una operazione a freddo”(?), cosa che non deve essere, come l’autorevole esponente de “Le Democratiche” ha ammonito in una recente intervista, poco importa. (CLICCA QUI PER GUARDARE L'INTERVISTA)

Importa molto invece che ciascuno, prima di prendere la parola in questo benedetto Pd, peraltro per pontificare, faccia un esame di coscienza, cominciando con il chiedersi anzitutto se ha le carte in regola per poter toccare certi argomenti. E poi se non sia opportuno farlo con un po’ di umiltà. Ancor più quando si ha la presunzione di dire ad Enzo Salera che la sua Amministrazione “deve essere assolutamente inclusiva”, che “bisogna guardare oltre, capire che tanti possono essere i protagonisti”, che “ci deve essere spazio per tutti”.

Certamente c’è spazio per tutti. Anche per chi – ci sentiamo di aggiungere noi – dal di dentro del Pd, nel tempo della non facile battaglia, ha subdolamente lavorato (con scarso successo, per fortuna di questa città) perché l’attuale amministrazione di centrosinistra non ci fosse. Ma ci fossero altri.

Quindi, un po’ di umiltà, ancor più in vista del congresso, non guasterebbe. Perciò, per favore…!





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