TERRITORIO - Lazio, Calabria e Sardegna consorziate per promuovere l'olio italiano
Promozione della qualità, tutela del territorio e cooperazione: sono queste le tre caratteristiche dell'alleanza tra le regioni Lazio, Calabria e Sardegna, consorziate per la difesa dell'olivicoltura di qualità.
Lo scorso 22 settembre 2021 la sala "Giada" del Sina Hotel Bernini Bristol di Roma ha ospitato rappresentanti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF), e dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), riuniti con esperti del settore ed addetti stampa. L'occasione è stata la nascita del Consorzio Calabria, Lazio e Sardegna, con l'obiettivo di tutelare e promuovere la qualità dell'olio e l'eccellenza italiana.
Tante le eccellenze laziali da promuovere e tutelare: l'ingresso della nostra regione in questo nuovo progetto sottolinea l'importanza delle materie prime del territorio e il ruolo cruciale che il Lazio può svolgere nell'ottica del miglioramento del settore olivicolo e, in particolare, delle condizioni socioeconomiche degli attori stessi impegnati sul campo.
A scandire i tempi della giornata sono stati i diversi confronti sugli interventi europei a sostegno del settore olivicolo: la normativa di riferimento è il REG UE 611/14.615/14, riguardante l'olio di oliva e le olive da tavola. La qualità e la competenza degli attori del settore, unita agli aiuti europei, ha consentito all'Italia di fregiarsi di certificazioni di qualità quali la DOP e l'IGP, che alimentano esponenzialmente lo sviluppo di un mercato estremamente promettente. A raggiungere l'eccellenza è stata la regione Calabria, inizialmente produttrice di olio lampante.
Il consorzio nasce con l'obiettivo di unire tradizioni e diversità culturali e territoriali, al fine di salvaguardare la qualità della materia prima e l'ambiente tutto. Fanno parte del consorzio le OP - organizzazioni dei produttori - Le Badie Sardegna, Lazio e Olivicoltori di Calabria. Nonostante le evidenti differenze geografiche, la volontà di allearsi per promuovere l'eccellenza italiana alimenta il motore del progetto. La pluralità stessa delle diverse esperienze territoriali ha consentito la redazione di un comune disciplinare di produzione, come ha sottolineato Alfonso Ruffo, coordinatore del progetto; elementi imprescindibili sono la formazione e l'assistenza continua ai produttori, a garanzia della crescita del settore.
A questo si aggiunge anche il tema dell'ottimizzazione delle risorse idriche, sul quale accende i riflettori Nicola Solinas, OP Sardegna, attento al miglioramento degli impianti di irrigazione. Nell'evento del 22 settembre, tra le parole di Carlo Gallozzi, OP Lazio, hanno trovato spazio anche le esigenze delle piccole aziende, che necessitano di un affiancamento continuo da parte di un tecnico specializzato, che le aiuti anche nella redazione del quaderno di campagna - un registro obbligatorio per le aziende agricole che usano prodotti fitosanitari per difendere le proprie colture. Cooperazione filiera e tracciabilità sono i punti su cui è intervenuto Massimino Magliocchi, OP Calabria, capofila del consorzio: l'olio prodotto nelle tre regioni avrà un unico codice identificativo.
A moderare l'evento è stato il giornalista del Sole 24 Ore Giorgio Dell'Orefice, e a concluderlo è stata Fulvia Caligiuri, membro della commissione parlamentare per l’agricoltura al Senato.
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