Le pagelle di domenica 16 maggio

ALESSIO D'AMATO

Ha messo in piedi la migliore macchina vaccinale d'Italia. Lo ha fatto seguendo il modello Israele. Alessio D'Amato, l'assessore alla Sanità che guida la macchina, è stato definito da l'HuffPost come "l'ex comunista che ha salvato il Lazio". I numeri gli danno ragione: il 36% dei laziali ha già ricevuto almeno la prima dose, il 18% ha completato il ciclo vaccinale. Adesso Alessio D'Amato va oltre.

"Entro il 2 giugno - dice - faremo un open day nel Lazio per gli studenti che affronteranno gli esami di maturità. Pensiamo sia importante far svolgere in tranquillità gli esami. La gran parte del personale docente e non docente avrà avuto il vaccino ed è importante che lo abbiano anche i maturandi. Pensiamo sia importante far svolgere in tranquillità gli esami di maturità. La gran parte del personale docente e non docente avrà avuto il vaccino, ed è importante che lo siano anche i maturandi. Stiamo studiando le modalità operative, sicuramente utilizzeremo la app dell'open day tre click dopo 48 ore il vaccino"

Parla poco e fa molto

VOTO 10

MICHELE DE PALMA

Pragmatico, come sempre. Nel corso della sua recente visita allo stabilimento Fca Cassino Plant, senza girarci troppo intorno ha spiegato che la produzione di Grecale non basterà a portare la piena occupazione al sito Stellantis di Piedimonte San Germano. Il segretario nazionale della Fiom-Cgil Michele De Palma, ha detto alla politica che non è più tempo di prendere in giro gli operai.

E quindi ha spiegato: "Abbiamo visto passare questa fabbrica da 5.000 a 3.500 operai nel giro di pochi anni. A fronte dei pensionamenti, quante assunzioni sono state fatte?  Io qui c’ero quando i ragazzi precari si presentarono la mattina ai cancelli dello stabilimento ed i loro badge non funzionavano perchè i loro posti non erano stati confermati. Ora serve concretezza e unità, non più prese in giro”.

Degno erede di Landini

VOTO 8

IL FATTO DELLA SETTIMANA

Sulla vicenda dei Goumiers e della Rocca Janula illuminata di blu abbiamo scritto cosa ne pensiamo, dopo aver elencato i fatti della giornata. Perchè ci teniamo a tenere distinti fatti e opinioni. Aggiungiamo che il sindaco di Cassino, ancor prima di chiedere all'associazione di scusarsi, avrebbe dovuto scusarsi lui perchè in ogni caso l'associazione non aveva illuminato la sua sede o la casa del presidente, ma un monumento comunale. E l'iniziativa aveva il patrocinio del Comune.

Si tratta della delibera numero 115 del 6 maggio 2021: è ancora ben visibile sull'albo pretorio. I consiglieri di opposizione fanno benissimo a "cavalcare" la vicenda. Lo fece anche Enzo Salera nel 2018 sul caso della stele per i parà tedeschi. Ma mettere alla gogna l'associazione promotrice del progetto, chiedendo di estrometterla da future iniziative, è un qualcosa che va oltre il gioco delle parti e le contrapposizioni politiche. E ci permettiamo di dire che quei ragazzi, non meritano questo trattamento. Avevano scritto a chiare lettere le loro intenzioni: bastava conoscere la Storia e sfogliare l'albo pretorio, per fermare l'iniziativa se si voleva evitare quella che è stata definita "una vergogna". Ma probabilmente qualcuno ha dimenticato la Storia e altri sfogliano più facilmente i social, che l'albo pretorio. Poi pontificano a vanvera!

Una sconfitta di tutti, per tutti

SENZA VOTO