Automotive e mobilità sostenibile, Lazio in prima linea. Grazie all'Unicas

Automotive e mobilità sostenibile, Lazio in prima linea. Grazie all'Unicas
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 17-05-2021 00:00

ECONOMIA - Questa mattina il webinar promosso dalla Regione. Francesco Borgomeo di Unindustria: "Stiamo lavorando in stretta sinergia con l'Università di Cassino"

Nel più ampio quadro della programmazione 2021-2027 la Regione Lazio ha avviato la revisione della propria Strategia per la specializzazione intelligente (Smart Specialisation Strategy – RIS3) Si tratta di un approccio innovativo mirato a favorire la crescita e l’occupazione a partire dall’individuazione delle aree e dei settori di attività più competitivi, che coinvolge gli operatori economici e gli attori della conoscenza attivi nel Lazio in un processo di scoperta imprenditoriale (“entrepreneurial process of discovery”).

Questa mattina si è svolto il primo degli otto appuntamenti in programma (il ciclo terminerà il 14 giugno) sulla seguente tematica: "Automotive e mobilità sostenibile". Il Lazio è tra le Regioni italiane a vantare una delle più tradizionali esperienze nel settore Automotive. Il comparto metalmeccanico regionale conta infatti centinaia di piccole e medie aziende appartenenti ai diversi livelli dell’indotto, specializzate soprattutto nelle lavorazioni intermedie, con particolare riferimento alla componentistica.


Nello scenario regionale, particolare importanza riveste la concentrazione di imprese della filiera dell’Automotive presenti nell’area industriale di Cassino. Lo sviluppo di quest’area, economicamente strategica, iniziò nel 1972 quando venne inaugurato lo stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano. Il sito, che si estende su una superficie di oltre 2 milioni di metri quadrati, è il più grande stabilimento FCA d’Italia, al pari attualmente di quello Mirafiori di Torino, e rappresenta la maggior risorsa in termini economici e occupazionali per l’intero Lazio meridionale. Attualmente Fiat Chrysler Automobiles ha trasformato lo stabilimento di Piedimonte San Germano nel centro di produzione mondiale di Alfa Romeo, dando vita alle
vetture di maggior successo del brand, in attesa dei nuovi scenari che si apriranno a seguito della fusione FCA - PSA.

La tabella sopra riportata offre una prima quantificazione della filiera Automotive del Lazio, in termini di unità locali e di addetti. Da questa si evince che nel 2018 il numero totale di unità locali delle imprese attive ammonta ad oltre 7.800, per un numero complessivo di addetti di circa 30mila unità. Si tratta dunque di una dimensione considerevole, che colloca l’Automotive ai primi posti tra i settori di specializzazione del Lazio. In base a questa classificazione, il Lazio risulta sesto per addetti e quinto per unità locali a livello nazionale.


D’altra parte, gli autoveicoli rappresentano tradizionalmente una delle principali voci dell’export del Lazio, sebbene le esportazioni siano passate nel corso degli ultimi quattro anni dal valore di 2,8 mld€ del 2017 a 1,25 mld€ nel 2020, a conferma delle difficoltà che il comparto sta sperimentando. Giova, inoltre, evidenziare che la perimetrazione del settore Automotive adottata in questa sede – i codici Ateco di cui alla tabella sopra riportata – tende a sottostimare l’effettiva consistenza del comparto: la scelta è stata, infatti, di includere nel perimetro Automotive solo i codici maggiormente rappresentativi della filiera, ossia quelli di stretta pertinenza. Un approccio dunque selettivo2, che non include una serie di lavorazioni che non trovano corrispondenza nella classificazione Istat (ad esempio, materiali tessili per auto, sistemi audio per auto, et al.), sebbene siano svolte sul territorio laziale da aziende di primaria
importanza.

Molto importante è il ruolo che gioca l'Università di Cassino. E' quanto emerso anche nel webinar di questa mattina. Anche il leader di Unindustria, Francesco Borgomeo, ha detto che sul territorio si sta lavorando in stretta sinergia con l'Unicas. Il Lazio è una delle regioni italiane in cui sono maggiormente presenti sia Università, pubbliche e private, che Istituti Nazionali di Ricerca. Proprio in virtù delle sfide tecnologiche prima evidenziate, tutta la ricerca internazionale e, quindi, anche quella laziale sta puntando molto sul settore Automotive. Per tale motivo, sono nati nel Lazio diversi centri di eccellenza per lo sviluppo di nuove tecnologie per la mobilità sostenibile. Limitando l’analisi a Università e Centri di Ricerca pubblici, si evidenziano i Centri di Eccellenza che, ad oggi, svolgono attività di ricerca e sviluppo in ambito Automotive, anche in collaborazione con aziende automobilistiche: in primis l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. A seguire: Università Sapienza + PoMoS (Polo per la Mobilità Sostenibile del Lazio); Università Roma Tre; Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Università della Tuscia; ENEA – Laboratorio di Mobilità Elettrica Casaccia; CNR – Istituto sull’inquinamento atmosferico (CNR – IIA).





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