Pagelle - Benedetto Leone non si fa vedere al confronto delle primarie, Luca Fardelli prosegue il silenzio stampa: entrambi avranno finito i giga. Laura Borraccio un disastro totale: lancia il guanto di sfida ma dice corbellerie
BENEDETTO LEONE - VOTO 5
Dicono che il giorno del confronto tra i cinque candidati alle primarie, fosse impegnato in una festa. Dicono che lui, Benedetto Leone, il ‘papà delle primarie’, non abbia assolutamente rinnegato quel progetto. I fatti, però, dicono che Leone è sempre più distante e disinteressato, nonostante più di tutti si sia battuto per realizzarle. Come mai questa presa di distanze? Probabilmente Leone ha intuito che dopo il 28 gennaio non ci sarà ancora il candidato sindaco, chiunque sarà il vincitore. All’evento al Manzoni, infatti, lui che non è avaro di social, non ha dedicato neanche un post su Facebook. Delle due l'una: o aveva finito i giga oppure vuole allontanare il suo nome da un’operazione che potrebbe naufragare.
LUCA FARDELLI - VOTO 6
Aveva promesso di interrompere il silenzio stampa dopo le provinciali. E’ passato quasi un mese dal 22 dicembre, ma Luca Fardelli continua a tacere. I suoi silenzi, tuttavia, fanno molto rumore: non ha infatti smentito le indiscrezioni di stampa che lo vedrebbero impegnato a costruire la sesta lista a sostegno di Enzo Salera. Non ha più unito la sua voce al coro delle opposizioni. Non è un mistero che i pontieri sono al lavoro per costruire ponti su quei fossati che ancora fanno registrare distinguo con la maggioranza. Tuttavia resta in silenzio stampa e ancora non rivela i suoi piani: anche lui, come Leone avrà forze finito i giga?
LAURA BORRACCIO - VOTO 4
Imbarazzante, per usare un eufemismo. L’intervento di Laura Borraccio nel confronto con i colleghi delle primarie è stato un disastro totale, soprattutto perché condito da quell’atteggiamento di chi lancia il guanto di sfida dopo aver sparato una serie di corbellerie che a un certo punto il teatro stava per venire giù. La prima: “Questi 35 milioni di euro che il sindaco ha investito a Cassino sono fondi del Pnrr”.E fino a quel punto, tutti pensavano fosse uno scivolone dettato dall’emozione di parlare in pubblico.
Invece poi, restando seria, ha proseguito nell’invettiva mettendo a nudo una totale mancanza di informazioni da far impallidire: “Noi vorremmo chiedere a Salera qual è stato il progetto che ha presentato in Regione per ottenere un finanziamento proprio”. Poi arriva la parte più bella, la risposta: “Nessuno! Non c’è stato un progetto proprio che il sindaco è andato a chiedere per ottenere un finanziamento regionale” dice Borraccio (sempre restando seria). Anche qualcuno al suo fianco rischia di cadere dalla sedia. Ma la Borraccio, non avendo alcuna consapevolezza di ciò che sta dicendo, prosegue spedita.
La consigliera non sa che l’isola pedonale permanente è stata realizzata con i fondi, circa un milione e mezzo di euro, che la Regione ha dato al Comune dopo la presentazione dei progetti. Altrimenti Piazza Diamare e Corso della Repubblica non sarebbero mai andati in porto. Eppure, tra i cinque, è l’unica consigliera comunale in carica, ma gli è sfuggito sia il primo finanziamento, quello per piazza Diamare (LEGGI QUI), che quello successivo per Corso della Repubblica (LEGGI QUI).
Un consiglio spassionato, consigliera Borraccio: se le sue basi sono queste e non stava bluffando, lasci perdere i confronti, metta giù il guanto di sfida. E in ogni caso, se proprio non ha voglia di leggere le carte, legga almeno i giornali, ne trarrà beneficio per eventuali confronti…
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