Zona rossa, Salera fa retromarcia e se la prende con i giornalisti

Zona rossa, Salera fa retromarcia e se la prende con i giornalisti
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 08-03-2021 00:00

IL VERTICE - La consigliera regionale Sara Battisti e i sindaci del Cassinate hanno spiegato al primo cittadino di Cassino che è impossibile sottrarsi alle restrizioni. Lui ha provato a dare la colpa alla stampa che ha strumentalizzato le sue dichiarazioni di ieri. Insomma, tanto rumore per nulla

Enzo Salera durante il vertice con gli altri sindaci ed i consiglieri regionali

"Enzo, si sta riempiendo anche lo Spallanzani, la rete ospedaliera di Cassino è la stessa del Nord della provincia, per cui è impossibile presentare una richiesta per chiedere di uscire dalla zona rossa". La consigliera regionale Sara Battisti, durante il vertice di questa mattina con gli altri sindaci del Cassinate, ha spiegato a chiare lettere a Enzo Salera che Cassino, anche se fortunatamente ha pochi contagi, non può uscire dalla zona rossa.

Gli altri sindaci, hanno fatto squadra con la consigliera regionale: "Siamo tutti nei parametri dei 250 casi ogni centomila abitanti, poi ci sono le varianti, non possiamo rischiare". A quel punto, Salera, vedendosi isolato, si è giocato la carta più facile che mettono sempre sul tavolo tutti i politici quando sono in difficoltà: "Ma io in realtà non ho detto che volevo uscire dalla zona rossa, i giornali come sempre hanno calcato la mano".

In realtà, ha fatto tutto da solo. Sulla sua pagina Facebook è ancora disponibile il video dove dice a chiare lettere che avrebbe chiesto oggi all'assessore D'Amato la possibilità dell' uscita di Cassino e dei comuni limitrofi dalla zona rossa (CLICCA QUI PER VEDERLO).

Si resta tutti in zona rossa, dunque. Molto più semplicemente, la Consulta dei sindaci si è limitata a fare delle richieste di puro buon senso. Nel verbale si legge: "I sindaci della Consulta del Lazio Meridionale della Provincia di Frosinone chiedono al Governo nazionale e alla Regione Lazio, per le rispettive competenze, di attuare una immediata politica di sostegno mediante solleciti contributi economici a tutela delle piccole e medie imprese del nostro territorio, fortemente penalizzate dalla drastica ultima misura restrittiva; alla Prefettura di Frosinone un rafforzamento dei controlli delle Forze dell’Ordine in merito al rispetto delle misure atte a contenere la diffusione dell’epidemia emanate dalla Regione Lazio, non avendo i Sindaci strumenti e mezzi sufficienti a tal fine; alla Direzione generale della Asl di Frosinone la dislocazione sul territorio di un maggior numero di presidi per le vaccinazioni".

Fine della perdita di tempo. Ora si torna a parlare di cose serie

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