La pandemia, l'usura e le istituzioni in prima linea

La pandemia, l'usura e le istituzioni in prima linea
di autore Redazione - Pubblicato: 12-12-2020 00:00

IL FATTO - La regione Lazio stanzia 4,4 milioni di euro per mettere una barriera e supportare gli imprenditori. Il plauso dell'assessore di Cassino Danilo Grossi che nelle scorse settimane aveva lanciato l'allarme

Nicola Zingaretti e Danilo Grossi

È un provvedimento di vitale importanza quello contro l'usura che la Regione Lazio con Nicola Zingaretti ed il Presidente dell'Osservatorio Legalità e Sicurezza Gianpiero Cioffredi hanno presentato ieri. Avevo lanciato qualche settimana fa un grido di allarme e sono contento che la Regione lo ha abbia raccolto perché vedo una grandissima difficoltà da parte di molte attività commerciali a restare in piedi con questa crisi che ci ha travolto."

A parlare è l'assessore del comune di Cassino Danilo Grossi che esattamente un mese fa aveva messo in guardia sul pericolo che la malavita mettesse le mani sulle imprese del Basso Lazio, in particolar modo quelle colpite più duramente dalla pandemia, ovvero le strutture alberghiere (LEGGI QUI: Il Covid, la crisi economica e la camorra in agguato. Scatta l’allarme nel Basso Lazio)

Alla luce del provvedimento regionale, Grossi spiega: "Soprattutto in alcuni territori particolarmente sensibili come può essere il Lazio Meridionale, l'arrivo di capitali di dubbia origine, legati alle organizzazioni criminali di stampo camorristico, l'arrivo di imprenditori con grandi disponibilità che sembrano essere dei veri e propri salvatori, sono ormai una realtà. Si inizia 'aiutando' gli imprenditori, fino al punto di mangiarsi tutto ed avere la possibilità di investire in attività legali risorse provenienti da loschi guadagni come lo spaccio di droga.

Oggi la Regione Lazio mette un fondo di 4,4 milioni di euro per supportare chi decide di opporsi a questo sistema. Una prima importante rete di protezione che si oppone al dramma dell'usura, al dramma dei cravattari che di fronte alla disperazione, sembrano l'unica soluzione, sembrano l'unica via di uscita.

Questo provvedimento - conclude Grossi - dimostra che le Istituzioni ci sono e che se da una parte le forze dell'ordine devono intervenire con ancora maggiore vigore sulle famiglie camorristiche che si ramificando nei nostri territori, dall'altra lo Stato dice con forza che è presente e che inizia a mettere una barriera, una iniziale barriera .Noi non abbiamo paura".





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