D'Amato: "Con una terza ondata verranno travolti gli argini"

D'Amato: "Con una terza ondata verranno travolti gli argini"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 10-12-2020 00:00

CRONACA - L'assessore alla Sanità della Regione Lazio fornisce i numeri del bollettino odierno e mette in guardia: "All'inizio della seconda ondata i casi giornalieri erano sei volte inferiori a quelli attuali". Riapertura dei comuni a Natale: Speranza contrario alla libera circolazione e alla possibile deroga in arrivo

Il premier Conte e il ministro Speranza

Si è appena conclusa alla presenza dell'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato l’odierna videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Oggi su quasi 16.000 tamponi nel Lazio (+2.192) si registrano 1.488 casi positivi (+191), 68 i decessi (+35) e record dei guariti a +4.471.

Nelle province si registrano 296 casi e sono nove i decessi nelle ultime 24h. Nella Asl di Latina sono 117 i nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio o con link familiare o contatto di un caso già noto. Si registrano tre decessi di 72, 73 e 79 anni con patologie. Nella Asl di Frosinone si registrano 121 nuovi casi e si tratta di casi isolati a domicilio, contatti di un caso già noto o con link familiare. Si registrano due decessi di 67 e 85 anni con patologie.

IL MONITO

L'assessore alla Sanità mette in guardia: "Non possiamo derogare dalla linea di rigore che ha accompagnato il Lazio in questi mesi con risultati che hanno evitato finora le ulteriori restrizioni di zona rossa. Venivamo guardati con sospetto quando, prima di altri, abbiamo proposto la mascherina obbligatoria sempre o quando ci siamo opposti alla riapertura degli stadi. Oggi siamo ancora in una situazione in cui bisogna essere molto prudenti e attuare misure proporzionate. Mi permetto di ricordare che quando è partita la seconda ondata avevamo un numero di casi giornalieri sei volte inferiori a quelli attuali, i ricoverati erano in media 600 a fronte degli oltre 3.000 di oggi, nelle terapie intensive un numero dieci volte inferiore ai 342 attuali e un numero dei decessi giornaliero tre volte inferiore. Con questa base di partenza di fronte ad una terza ondata il rischio è che vengano travolti gli argini. Ecco perché è fondamentale continuare ad abbassare la curva dei contagi e mantenere il massimo rigore. Guai a pensare che la battaglia è vinta”.

SPERANZA NON CI STA

Intanto nel Governo si decide della possibile riapertura a Natale con la possibilità di circolazione tra comuni della stessa regione. Il premier Conte, secondo quanto trapela, sarebbe disponibile a una deroga per venire incontro alle richieste dei piccoli comuni. Il ministro della Salute Roberto Speranza non ci sta e dice: "In questa fase non possiamo permetterci spostamenti che non siano indispensabili e il messaggio del governo vuole essere questo: nei giorni più caldi, dove c'è più rischio che salga la mobilità, chiediamo un sacrificio alle persone".





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