Economia - L'azienda ha comunicato un nuovo stop, l'ennesimo, per lunedì 15 settembre. Contestualmente ha aperto le trasferte nello stabilimento di Kragujevac dove si produce la nuova Fiat Grande Panda
A seguito della recente riapertura dopo una lunga pausa estiva, lo stabilimento Stellantis di Cassino si prepara a una nuova fermata produttiva. L'azienda ha annunciato la sospensione delle attività di montaggio per la giornata di lunedì 15 settembre.
Si tratta già del secondo giorno di stop nella prima metà di settembre: gli operai sono tornati sulle linee all'inizio del mese, nel corso dei primi otto mesi del 2025 (dal 1° gennaio al 31 agosto) su un totale di 144 giorni lavorativi hanno varcato i cancelli solamente 70 volte a fronte di 74 giorni di stop forzato: mai così male.
Contemporaneamente, Stellantis ha avviato un programma di trasferte per i suoi dipendenti. L'azienda sta cercando un totale di 100 lavoratori da inviare allo stabilimento di Kragujevac in Serbia, dove è già attiva la produzione della nuova Fiat Grande Panda.
Questa iniziativa è presentata come un'opportunità, soprattutto per gli operai attualmente in cassa integrazione.
L'offerta mira a fornire un'alternativa occupazionale a chi subisce le interruzioni produttive. I lavoratori che accetteranno la proposta riceveranno un'indennità giornaliera di 70 euro, che si aggiungerà alla loro retribuzione mensile. Questo incentivo economico rappresenta un modo per compensare i periodi di inattività e offrire una continuità lavorativa, spostando la manodopera dove c'è necessità.
"Probabilmente le nostre richieste sono state travisate: ci aspettavamo lavoro negli stabilimenti italiani non a Kragujevac, in Serbia" è il commento dei leader nazionali dei sindacati.
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