Novo Nordisk frena ad Anagni e mette a rischio 1.800 assunzioni in Ciociaria

Economia - Sindacati e politica locale chiedono chiarezza sugli investimenti e un intervento immediato della Regione Lazio per difendere occupazione e produzione in provincia di Frosinone. Parlano Enrico Coppotelli della Cisl e la consigliera del Pd Sara Battisti

Novo Nordisk frena ad Anagni e mette a rischio 1.800 assunzioni in Ciociaria
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 10-09-2025 14:22 - Tempo di lettura 2 minuti

L'annuncio di un taglio di 9.000 posti di lavoro a livello globale da parte di Novo Nordisk, la multinazionale farmaceutica danese, ha generato grande preoccupazione per il futuro del sito di Anagni. Le difficoltà nel rispondere all'impennata di domanda di farmaci antidiabetici e antiobesità hanno costretto l'azienda a una riduzione del 15% della sua forza lavoro mondiale.

I segretari generali della CISL del Lazio, Enrico Coppotelli, e di Frosinone, Antonella Valeriani, hanno espresso in una nota congiunta la loro profonda preoccupazione. "È evidente che tutto ciò alimenta forte preoccupazione fra i lavoratori e le famiglie coinvolte," hanno dichiarato.

Il sito di Anagni, che attualmente impiega circa 1.100 persone, aveva in programma un piano di assunzioni per arrivare a 1.800 dipendenti, con investimenti previsti di circa due miliardi di euro. Ora, tutto questo è avvolto nel silenzio e nell'incertezza. I sindacati sono con il fiato sospeso, in attesa di comunicazioni ufficiali, e chiedono che gli investimenti e i piani di assunzione a lungo termine per Anagni vengano confermati.

Anche la politica locale ha reagito con allarme. La consigliera regionale del PD, Sara Battisti, ha sottolineato l'importanza di un intervento immediato da parte della Regione Lazio per proteggere l'occupazione e gli investimenti.

"È fondamentale che il Presidente della Regione Lazio, nonché commissario per gli investimenti Novo Nordisk, Francesco Rocca, faccia tutto il possibile per difendere la produzione e i livelli occupazionali," ha affermato Battisti. Ha inoltre ribadito che Anagni e la Ciociaria devono rimanere strategiche per la filiera farmaceutica, un'eccellenza che non può permettersi passi indietro.

Il futuro dei lavoratori e della produzione farmaceutica nella provincia di Frosinone rimane incerto, mentre sindacati e istituzioni chiedono risposte chiare e azioni concrete per tutelare un settore cruciale per il territorio.





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