Il terzo mandato dei governatori e l'eutanasia della politica

Opinioni - Sono dalla parte di Zaia e di De Luca, e ne spiego le ragioni.  Se per FDI e per il PD non vanno più bene i due attuali Governatori del Veneto e della Campania, che abbiano la forza politica di non sostenerli e di proporre dei nomi alternativi

Il terzo mandato dei governatori e l'eutanasia della politica
di autore Lello Valente - Pubblicato: 20-01-2025 08:30 - Tempo di lettura 2 minuti

L’elettore  è sempre più mortificato  da una politica sempre più debole e che si nasconde dietro provvedimenti legislativi per  nascondere la propria debolezza. Mi riferisco alla discussione intorno alla limitazione dei mandati per i Presidenti delle Regioni che sono gli unici ad essere votati direttamente dai cittadini  sulla scheda elettorale con nome e cognome, a differenza dei Parlamentari.

Sono dalla parte di Zaia e di De Luca, e ne spiego le ragioni.  Se per FDI e per il PD non vanno più bene i due attuali Governatori del Veneto e della Campania, che abbiano la forza politica di non sostenerli e di proporre dei nomi alternativi, invece sapendo che si tratta di due personaggi che sui territori hanno un seguito molto forte, e ben sapendo che da soli potrebbero vincere le elezioni, soprattutto Zaia, ricorrono a questa forma di limitazione attraverso un provvedimento normativo che è la negazione della democrazia.

La puerile giustificazione addotta è il cambio di una classe dirigente, proposta che potrebbe anche essere condivisibile, ma allora che queto principio  si applichi a tutti gli incarichi  politici dal piccolo Comune fino al Parlamento nazionale. E’ assurdo che abbiano  votato  questa Legge Parlamentari che siedono in Parlamento da diversi decenni!

E’ un assurdo paradosso basare la politica sul principio del ricambio e non sulla volontà dell’elettore. Il paradosso del paradosso per l’elettore di centrodestra è che nel Lazio il governatore Rocca , che sta attuando per il centrodestra l’eutanasia politica ma, essendo al primo man dato ce lo riproporranno,  Zaia invece non può più ricandidarsi pur avendo percentuali di consenso superiori al 70%.

In base a quale principio di democrazia gli elettori della Campania o del Veneto non debbano poter votare per dei Governatori che secondo loro hanno governato bene ; se avessero governato male saranno gli stessi elettori a fare scelte alternative. Questa è la democrazia !

Compito dei partiti non è quello di comprimere la democrazia, per fini ed interessi di parte, ma quello di proporre agli elettori anche  valide scelte alternative.  Ma se veramente  è il ricambio l’obiettivo di questa Legge (ma non lo è), allora che il centrodestra candidi Zaia nel Lazio e Rocca in Veneto, almeno abbiamo la certezza di avere un Presidente efficiente e presente sui territori e forse la nostra sanità sarà efficiente come  quella veneta.

Ma non tutte le responsabilità sono di  Rocca  nell’adottare  l’eutanasia politica come metodo di governo, anche i partiti sembrano narcotizzati e non hanno la forza di cambiare i propri assessori con persone più esperte ed efficienti, avranno sposato anche loro l’eutanasia politica.

Mancano  poco più di due anni alle elezioni regionali se non si cambia marcia, ma è già tardi,  il centrodestra conoscerà la più brutta delle sconfitte nel Lazio. L’elettore è sempre più mortificato  da una politica sempre più debole e che si nasconde dietro provvedimenti legislativi per  nascondere la propria debolezza.

Mi riferisco alla discussione intorno alla limitazione dei mandati per i Presidenti delle Regioni che sono gli unici ad essere votati direttamente dai cittadini  sulla scheda elettorale con nome e cognome, a differenza dei Parlamentari.

Sono dalla parte di Zaia e di De Luca, e ne spiego le ragioni.

Se per FDI e per il PD non vanno più bene i due attuali Governatori del Veneto e della Campania, che abbiano la forza politica di non sostenerli e di proporre dei nomi alternativi, invece sapendo che si tratta di due personaggi che sui territori hanno un seguito molto forte, e ben sapendo che da soli potrebbero vincere le elezioni, soprattutto Zaia, ricorrono a questa forma di  limitazione attraverso un provvedimento normativo che è la negazione della democrazia.

La puerile giustificazione addotta è il cambio di una classe dirigente, proposta che potrebbe anche essere condivisibile, ma allora che queto principio  si applichi a tutti gli incarichi  politici dal piccolo Comune fino al Parlamento nazionale. E’ assurdo che abbiano  votato  questa Legge Parlamentari che siedono in Parlamento da diversi decenni !

E’ un assurdo paradosso basare la politica sul principio del ricambio e non sulla volontà dell’elettore. Il paradosso del paradosso per l’elettore di centrodestra è che nel Lazio il governatore Rocca , che sta attuando per il centrodestra l’eutanasia politica ma, essendo al primo man dato ce lo riproporranno,  Zaia invece non può più ricandidarsi pur avendo percentuali di consenso superiori al 70%.

In base a quale principio di democrazia gli elettori della Campania o del Veneto non debbano poter votare per dei Governatori che secondo loro hanno governato bene ; se avessero governato male saranno gli stessi elettori a fare scelte alternative. Questa è la democrazia  !

Compito dei partiti non è quello di comprimere la democrazia, per fini ed interessi di parte,  ma quello di proporre agli elettori anche  valide scelte alternative.

Ma se veramente  è il ricambio l’obiettivo di questa Legge (ma non lo è), allora che il centrodestra candidi Zaia nel Lazio e Rocca in Veneto, almeno abbiamo la certezza di avere un Presidente efficiente e presente sui territori e forse la nostra sanità sarà efficiente come  quella veneta.

Ma non tutte le responsabilità sono di  Rocca  nell’adottare  l’eutanasia politica come metodo di governo, anche i partiti sembrano narcotizzati e non hanno la forza di cambiare i propri assessori con persone più esperte ed efficienti, avranno sposato anche loro l’eutanasia politica.

Mancano  poco più di due anni alle elezioni regionali se non si cambia marcia, ma è già tardi,  il centrodestra conoscerà la più brutta delle sconfitte nel Lazio.





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