Opinioni - Il Partito Democratico apre la fase del congresso, il segretario del circolo di Cassino scrive agli elettori dem: "Vi chiedo di partecipare con passione e impegno, per innescare anche da noi in Ciociaria un cambiamento, dimostrando a tutti la forza e l’utilità di un partito-comunità contrapposto ai tanti partiti personali che ancora albergano nella nostra scena politica"
di Romeo Fionda*
Carissime e carissimi, siamo arrivati alla fine di quest’anno, il2024, che ha visto il circolo cassinate del Pd vittorioso su diversi fronti: sono, infatti, passati pochi messi dal voto amministrativo che ha visto la riconferma del sindaco Enzo Salera con la vittoria al primo turno con 12.690 voti, oltre il 60% e una bella affermazione della Lista del Pd che è ben rappresentata in Consiglio Comunale da 4 consiglieri, 2 assessori, dal vice Sindaco Gino Ranaldi e dalla Presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo.
A giugno, abbiamo votato anche per le elezioni Europee. A Cassino abbiamo ottenuto un lusinghiero risultato con 3.456 voti e il 18,26%, con circa 400 voti in più rispetto il 2019, nonostante la presenza, nel centro destra, di 2 candidati della nostra città: uno con la Lega e l’altra con Forza Italia.
Sento la necessità di rivolgermi a ciascuno di voi per ringraziarvi dello straordinario impegno profuso nella durissima campagna elettorale.Siamo stati protagonisti di una azione congiunta con tutto il campo progressista per la raccolta delle firme sul referendum sull’Autonomia differenziata per abolire questa legge scellerata, che se attuata aumenterebbe le disuguaglianze tra i cittadini.
Su questo tema c’è stato il convegno organizzato da Sarah Grieco, portavoce provinciale delle Donne Democratiche e recentemente il convegno che ha visto la partecipazione di tutto il campo progressista, tra gli altri, del segretario nazionale di Rifondazione comunista, del segretario nazionale del PSI, di IIaria Fontana, M5S e di Camilla Laureti, europarlamentare e componente della segreteria nazionale del PD.
Abbiamo lavorato insieme alle altre forze della sinistra italiana e dobbiamo continuare a farlo perché il Pd, per sua stessa natura, deve essere ed è un partito espansivo inclusivo e largo. Se manca questa aspirazione entra in crisi la sua ragione d’essere. Abbiamo il tempo e abbiamo la forza morale, intellettuale e politica per continuare il cammino. Le basi ci sono e pure i voti il 24% alle europee non sono pochi. Samo il secondo partito italiano, la forza guida dell’opposizione e uno tra i maggiori partiti riformisti e progressisti europei.
Il doppio successo alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria, con Michele De Pascale e Stefania Proietti, rappresenta un segnale forte per il centrosinistra, ma anche per il Governo Meloni e per l’intera destra. Uniti si può vincere, divisi si perde: questo deve essere il nostro mantra.
Il centrosinistra deve trovare obiettivi comuni su cui unirsi, e ce ne sono tanti, come la difesa dell'articolo 3 della Costituzione, che riguarda l'uguaglianza dei diritti e che oggi è minacciato dalla destra. Le vittorie sono un passo in avanti, ma non dobbiamo fermarci. L'astensionismo, purtroppo in aumento, è la manifestazione di una profonda delusione. Molte persone non credono più che la partecipazione politica possa cambiare le cose. Noi dobbiamo dimostrare loro il contrario, unendo le forze per costruire una proposta politica, economica e sociale chiara e condivisa.
Soprattutto nel nostro territorio attraversato dalla crisi devastante di Stellantis, con il rischio reale dei licenziamenti di massa. Dobbiamo sostenere la lotta dei lavoratori, anche di fronte all’inerzia del governo e all arroganza di Stellantis che continua a nascondersi dietro il dimissionario Tavares .
La prima risposta concreta che il governo Meloni deve dare di fronte alla crisi drammatica di Stellantis e della componentistica è ripristinare subito e integralmente il fondo automotive, tagliato dell’80% dalla legge di bilancio, che abbatte lo stanziamento da 5,8 a 1,2 miliardi. Senza questa scelta, è inutile convocare tavoli e tavolini. Sono solo chiacchiere inutili.
Come dice Elly Schlein “Stellantis deve assumersi le proprie responsabilità davanti al Paese. Abbiamo chiesto con le altre opposizioni che Elkann venga a riferire in Parlamento e a dare le risposte che servono sul piano industriale che garantisca l'indotto, che garantisca l'occupazione. La preoccupazione è che si cominci dall’indotto con i tagli e poi si continui con l’azienda madre. Il Governo deve assumersi impegni seri. Bisogna riportare le produzioni in Italia. Stanno vendendo le fabbriche un pezzo alla volta. Non possono essere i lavoratori a pagare la crisi di questo settore come è accaduto fin qui.”
Come ho già detto, siamo alla fine del 2024, un anno “terribile”. In un contesto internazionale sempre più militarizzato e segnato da guerre, sofferenze e scelte politiche senza investimenti reali in diplomazia, è essenziale dire insieme: Basta con l’impunità. Basta con la complicità. Basta con l’inazione. Le guerre che devastano il mondo devono essere fermate, per iniziare a costruire un tempo della Pace possibile.
La guerra! Un atto violento abnorme che non può essere giustificato. In questa atroce follia che stiamo vivendo nel cuore dell’Europa e in Medio Oriente la violenza contro le popolazioni civili non si giustifica con nessuna motivazione. E soltanto un crimine contro l’umanità! Tutto questo deve finire!
Mancano pochi giorni alla chiusura del tesseramento che è particolarmente importante, anche, perché all’inizio del 2025 dobbiamo celebrare il Congresso provinciale. In questo contesto occorre che le cittadinanze ritornino ad avere fiducia e speranza nella partecipazione alla vita politica. Non aspettiamoci che siano solo coloro che eleggiamo alla conduzione del nostro Paese a farlo, ma contribuiamo anche noi incidendo con le nostre iniziative al miglioramento delle condizioni di vita della nostra Comunità. Interessiamoci fattivamente tutti insieme.
Abbiamo bisogno di un Congresso su temi e proposte che siano una sintesi costruttiva per affrontare la crisi economica che rischia di compromettere definitivamente lo sviluppo della nostra provincia. Per questo vi chiedo di partecipare con passione e impegno, per innescare anche da noi in Ciociaria un cambiamento, per fare insieme un percorso virtuoso, un percorso aperto che può e deve coinvolgere andando oltre i nostri mondi di riferimento, dimostrando a tutti la forza e l’utilità di un “partito-comunità” contrapposto ai tanti partiti personali che ancora albergano nella nostra scena politica.
Quel che vi propongo è di accettare di entrare in profondità nei problemi per risolvere i nodi che ci bloccano e poi, a partire da questo sforzo genuino e determinato, di scegliere insieme la nuova leadership e il nuovo gruppo dirigente. Vi chiedo soprattutto di avere fiducia nel “noi collettivo” che è molto meglio della somma dei tanti io. Questa è la grande forza del Partito Democratico.
*Segretario del circolo Pd di Cassino
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