"No, caro Grossi, i sindaci non sono tutti uguali. Nel 2017 Cassino non era inquinata"

"No, caro Grossi, i sindaci non sono tutti uguali. Nel 2017 Cassino non era inquinata"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 26-12-2020 00:00

BOTTA & RISPOSTA - Carlo Maria D'Alessandro replica all'ambientalista: "I dati dell'Arpa dimostrano che il 31 dicembre di tre anni fa la città non superò il limite massimo consentito dalla legge". Antoinè Tortolano: "La centralina è situata nei pressi di una rotonda con 6 strade"

La centralina dell'Arpa Lazio in largo Dante

Carlo Maria D’Alessandro non ci sta! Rispedisce le accuse al mittente. E rivendica la bontà della sua azione amministrativa, anche per quel che riguarda la salvaguardia dell’ambiente. E l’ex sindaco in risposta ai suoi detrattori fa parlare i dati. Oggi pomeriggio l’ambientalista Edoardo Grossi dalle nostre colonne aveva evidenziato: “Cassino per sei lunghi giorni è stata la città più inquinata d’Italia e dell'Europa Occidentale. Non era la prima volta che Cassino è risultata, paradossalmente, più inquinata d’Italia.

Già nel 2015 Cassino ebbe il record di più inquinata d’Italia che ne parlarono anche le TV nazionali. Da allora nessuno dei sindaci che si sono succeduti hanno realizzato un piano di risanamento dell’aria imposto dalla legge”. (LEGGI QUI: “Da sei anni Cassino è la più inquinata d’Italia. E a nessuno importa nulla”).

Carlo Maria D’Alessandro che è stato sindaco da giugno del 2016 a febbraio del 2019 smentisce quanto affermato dall’ ambientalista. E dice: “Ci sono i dati dell’Arpa Lazio, consultabili sul sito, che evidenziano nero su bianco come al 31 dicembre 2017 la città di Cassino non ha sforato il limite massimo dei 35 giorni consentiti (per quel che riguarda le polveri sottili) ma si è fermata a quota 31”.

E sempre D’Alessandro ricorda: “Fu l'anno in cui feci l'ordinanza in cui tolsi l'isola pedonale e, con successiva ordinanza, feci abbassare la temperatura di tutte le caldaie degli uffici pubblici ed ordinaria anche l'abbassamento di quelle private. La prossima volta - è la stoccata finale - i detrattori si informino meglio”.

Nessuna voce si leva invece dalla maggioranza. Il sindaco Enzo Salera si sta battendo per lo spostamento della centralina dell’Arpa per far sì che in largo Dante possa essere installata la statua del generale Anders. Uno spostamento necessario anche secondo l’ex consigliere comunale Antoinè Tortolano, che dice: “Se Cassino risulta la città  più inquinata è dovuto semplicemente al fatto che la centralina che raccoglie le informazioni è situata al lato di una rotonda dove confluiscono 6 strade”.





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