Accorpamento dell'IIS Medaglia d'Oro all'IIS San Benedetto. Parla Maria Venuti

Scuola e Università - La dirigente scolastica: "Sono certa che entrambi, i due istituti, riusciranno a trasformare questo cambiamento in una realtà che sarà capace di rigenerarsi positivamente"

Accorpamento dell'IIS Medaglia d'Oro all'IIS San Benedetto. Parla Maria Venuti
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 19-01-2025 11:30 - Tempo di lettura 2 minuti

La Giunta Regionale ha approvato il piano di dimensionamento della rete scolastica della Regione Lazio (LEGGI QUI: Dimensionamento scolastico, il "pacco di Natale" della regione Lazio). A tal proposito abbiamo intervistato la dirigente scolastica Maria Venuti che ha spiegato: “La notizia dell'accorpamento dell'Istituto di Istruzione Superiore Medaglia d'Oro all'Istituto d'Istruzione Superiore San Benedetto di Cassino ha colto tutti di sorpresa. Infatti nessuno si aspettava all'interno della comunità educante del San Benedetto, che ci potesse essere questa decisione da parte della regione Lazio. (LEGGI QUI: "L'accorpamento con il San Benedetto creerà un ibrido") (E LEGGI ANCHE: Cassino, il futuro delle scuole in bilico tra calo demografico e scelte politiche)

L’IIS San Benedetto è già una realtà poliedrica articolata al suo interno, conta sei indirizzi che collaborano tra di loro in maniera molto funzionale. Ha un serale che riguarda l'indirizzo Alberghiero e la Casa Circondariale e quindi l'istruzione a favore degli ospiti del San Domenico di Cassino. È una realtà molto articolata che già nasce da un precedente accorpamento del 2018 quindi è in qualche modo abituata anche ai cambiamenti.

Certamente la notizia ha accolto tutti di sorpresa me compresa. Però dopo un primo momento si è incominciato a comprendere che questa situazione doveva essere vissuta gestendola e non subendola. Quindi sono certa che le due comunità educanti che sono due realtà storiche per la città di Cassino troveranno il modo da settembre, e anche prima, di unirsi condividendo buone prassi e metodologie operative.

Nessuno si aspettava di questo dimensionamento perché a mio avviso la città di Cassino forse, doveva essere maggiormente tutelata perché Cassino è una un centro nevralgico per l'istruzione superiore.

Ciò è importante non solo per i ragazzi residenti in città ma anche e soprattutto per gli studenti che provengono dai comuni limitrofi, da altre province e addirittura da altre regioni.

E’ un cambiamento importante. Però sono certa che le due comunità educanti di queste due realtà, quindi entrambe gli Istituti scolastici, riusciranno a trasformare questo cambiamento in una realtà che sarà capace di rigenerarsi positivamente. Ed approfittare di questo cambiamento per costruire una nuova realtà poliedrica articolata e rispettosa delle sue varie sfaccettature al fine di proporre ancora al territorio un'offerta formativa importante valida e rispondente ai bisogni della realtà circostante”.





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