"Preghiamo ogni giorno di ritrovarlo vivo e non ci arrendiamo"

Cronaca - Un mese fa la scomparsa di Franco Vettese: martedì 8 ottobre il 77enne pensionato di Cassino si è fatto sentire l'ultima volta con i familiari, poi il buoi e tanti misteri. C'è chi non esclude l'ipotesi della fuga. Il cognato Bruno: "Impossibile, quando è uscito aveva solo 40 euro in tasca"

"Preghiamo ogni giorno di ritrovarlo vivo e non ci arrendiamo"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 08-11-2024 14:38 - Tempo di lettura 3 minuti

“Preghiamo ogni giorno di ritrovarlo vivo e non ci siamo mai arresi. La possibile fuga? A meno che non abbia vinto al Superenalotto è abbastanza improbabile, perché quando si è allontanato aveva solamente 40 euro in tasca e la pensione gliela ritirava la moglie”. A parlare è il signor Bruno, cognato di Franco Vettese, il 77enne di Cassino che ormai da un mese ha fatto perdere le proprie tracce. Era il 7 ottobre quando il pensionato salutò prima la moglie e poi il cognato per andare a fare una passeggiata.

Dopo alcune ore, non vedendolo rientrare, i familiari si preoccuparono e chiamarono Franco il quale disse che si trovava all’ultimo tornante della strada di Montecassino. Gli fu quindi intimato di fermarsi, in quanto il cognato e la moglie si stavano dirigendo in auto verso l’abbazia per andarlo a prendere. Una volta arrivati, però, di Franco non c’era traccia. Dopo aver fatto qualche ricerca nelle stradine laterali di campagna, i familiari del 77enne - che da alcuni mesi aveva anche problemi di salute relativi alla demenza senile - hanno fatto scattare l’allarme dal momento che il telefono del pensionato risultava essere irraggiungibile.

L’ultima volta che i familiari hanno parlato con Franco Vettese è stato martedì 8 ottobre, un mese fa esatto: il giorno dopo la scomparsa l’uomo ha chiamato il cognato dicendogli che aveva bisogno di acqua e medicine. Secondo la ricostruzione fatta il giorno seguente dalla moglie alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, l’uomo non era in grado di dire dove si trovava, riuscì solo a spiegare che dalla sua postazione vedeva la statua di San Benedetto che si trova all’ingresso di Cassino, lungo via Casilina.

La cella del suo telefonino risultava essere agganciata al ripetitore di via Tommaso Campanella dove immediatamente si sono riversate le forze dell’ordine: carabinieri, protezione civile e vigili del fuoco. Ancora una volta, però, dell’uomo nessuna traccia. Dall’8 ottobre scorso non si hanno più sue notizie e la vicenda si è avvolta nel mistero, al punto tale che nelle scorse settimane è circolata anche l’ipotesi che l’uomo abbia deciso di fuggire via.

Un’ipotesi, questa, che oggi, a un mese dalla scomparsa, viene però respinta dalla famiglia. A farsi portavoce è il cognato Bruno, che spiega: “Quando Franco si è allontanato aveva solamente 40 euro in tasca e la pensione la ritira sua moglie. Come avrebbe fatto in queste settimane a vivere con soli 40 euro? Se ci fosse stato qualche movimento sui suoi conti le forze dell’ordine ne sarebbero al corrente, dunque a meno che non abbia vinto al Superenalotto, questa ipotesi non regge. Le ricerche proseguono e noi preghiamo ogni giorno di ritrovarlo vivo: è passato un mese ma non ci arrendiamo”.

Dallo scorso 8 ottobre, e per i primi giorni, le ricerche si sono svolte anche con l’ausilio di unità cinofile lungo i sentieri di Montecassino e con gli elicotteri dei vigili del fuoco che hanno perlustrato non solo i sentieri che collegano la città all’abbazia ma anche la zona di San Pasquale e del Lungofiume dove l’uomo sarebbe stato visto proprio l'8 ottobre. Anche questo, però, è un altro mistero: tutti gli avvistamenti e le segnalazioni da parte dei cittadini si sono sempre rivelate non veritiere.

Gli investigatori hanno provveduto a fare anche una mappatura delle celle telefoniche per capire se l’uomo in effetti sia scomparso a Montecassino oppure si sia spostato in altro luogo. Dai rilevamenti effettuati in questi giorni risulta che il telefono del 77enne si sia agganciato sempre alle celle che si trovano alle pendici del Sacro Monte.  Oltre ai vigili del fuoco sono stati impegnati nelle ricerche anche due uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza, 5 del soccorso alpino, 2 carabinieri della forestale e tre unità della protezione civile: un dispiegamento di forze oltre venti uomini, ma a un mese dalla scomparsa non c’è ancora nessuna traccia del signor Franco.
 





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