Cronaca - Dal 2017 al 2020 è stato comandante provinciale a Frosinone. La consigliera regionale Sara Battisti: " La nostra vicinanza va ai fratelli di Angelo, Dario e Massimo Vassallo, che con coraggio hanno portato avanti, in tutti questi anni, la battaglia per ottenere giustizia e verità"
Un alto ufficiale dei carabinieri è stato arrestato con l’accusa di concorso in omicidio aggravato da premeditazione e metodo mafioso in relazione all’assassinio di Angelo Vassallo. Dopo più di 14 anni, si consuma così la svolta clamorosa nelle indagini sull’omicidio del sindaco di Pollica Acciaroli, assassinato il 5 settembre 2010 . Secondo le accuse il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo: depistò le indagini. Cagnazzo è stato comandante provinciale a Frosinone per tre anni, dal 2017 al 2020. L’alto ufficiale dell’Arma è arrivato a Frosinone dopo una lunga esperienza in Kosovo.
“La notizia dell’arresto di quattro persone nell’ambito dell’indagine sull’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo rappresenta un momento di cruciale importanza nella ricerca della verità. Tra gli arrestati figurano due carabinieri, un imprenditore e un collaboratore di giustizia, ex affiliato alla camorra. Sono accusati di omicidio volontario, segnando un passo determinante verso la giustizia in un caso segnato da anni di depistaggi e insabbiamenti”.
Così in una nota la consigliera regionale Pd del Lazio, Sara Battisti.
“Angelo Vassallo - prosegue la nota - è stato un amministratore amato dalla sua comunità, che ha sacrificato la vita per la sua lotta contro la criminalità e il malaffare. Continueremo a seguire gli sviluppi dell’inchiesta con attenzione, finché ogni aspetto sarà chiarito. La nostra vicinanza va ai fratelli di Angelo, Dario e Massimo Vassallo, che con coraggio hanno portato avanti, in tutti questi anni, la battaglia per ottenere giustizia e verità”.
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