"Paesi che vai" sulle tracce di San Benedetto da Norcia

Nazionale - Domenica 21 aprile su Rai 2, alle ore 14, il programma accompagnerà gli spettatori, con un salto nel tempo, nel 529 quando Benedetto, vittima di due tentati omicidi per mano di un sacerdote invidioso, radunò un gruppo di fratelli e raggiunse il colle di Cassino dove scrisse la Sancta Regula e trascorse l’ultima parte della sua vita

"Paesi che vai" sulle tracce di San Benedetto da Norcia
di Redazione - Pubblicato: 20-04-2024 18:34 - Tempo di lettura 2 minuti

Dall'Alta Valle dell'Aniene fino alla Valle del Liri, seguendo le tracce di un gigante della spiritualità: San Benedetto da Norcia, autore del famosissimo “Ora et labora et lege”. Lo percorre da Subiaco, in provincia di Roma, per proseguire fino in Ciociaria, Livio Leonardi nel nuovo appuntamento con “Paesi che vai... luoghi, detti, comuni...”, in onda domenica 21 aprile alle 14.00 su Rai 2.

Il programma accompagnerà gli spettatori, con un salto nel tempo, nel 529 quando Benedetto, vittima di due tentati omicidi per mano di un sacerdote invidioso, radunò un gruppo di fratelli e raggiunse il colle di Cassino dove scrisse la Sancta Regula e trascorse l’ultima parte della sua vita.

Verrà mostrato il Sacro Speco, la grotta dove Benedetto, a soli 17 anni, visse da eremita, che ancora oggi conserva il senso autentico della fuga mundi del Santo e si racconterà come lottò contro i suoi stessi demoni fino alla fine. In primo piano anche la storia di uno dei personaggi più controversi del Rinascimento: Rodrigo Borgia, colui che si credeva “simile a un Dio” e per il quale tutto era lecito pur di accrescere il proprio potere e vivere indisturbato un’esistenza di vizi e lussuria. Verrà ricreata la cena che portò il Cardinale a divenire Papa tra intrighi e misteri. Tutto, pietanze incluse, accuratamente annotato su un presunto diario dalla stessa Lucrezia Borgia, figlia di Rodrigo, all'epoca acuta diciassettenne.


Spazio poi al legame tra San Benedetto e la Certosa di Trisulti, un meraviglioso esempio di architettura religiosa di montagna che racchiude una delle farmacie più antiche e belle d'Europa. Leggenda vuole che qui dimorò il Centauro Chirone, molto esperto nell’arte della lira, grazie al cui suono si diceva fosse persino in grado di risanare i malati.

Gran conoscitore delle erbe medicinali e dell’arte della guarigione, trasmise le sue conoscenze a Esculapio, dio della medicina, per curare tutti i malanni degli uomini.
Infine, si vivrà un’emozionante discesa in gommone tra le acque fresche e pulitissime dell’Aniene.





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