L'sola pedonale, il referendum mancato e la solitudine della politica

Opinioni - Ognuno può avere idee diverse, ma è un dato di fatto che la politica sia sempre più isolata dai bisogni dei cittadini e che ad ogni consultazione elettorale per giustificare la sempre minore partecipazione si forniscono sempre giustificazioni diverse senza mai fare una seria autocritica

L'sola pedonale, il referendum mancato e la solitudine della politica
di autore Lello Valente - Pubblicato: 29-03-2024 13:24 - Tempo di lettura 3 minuti

Come le lumache escono dopo la pioggerellina, allo stesso modo in occasione della imminente campagna elettorale escono consiglieri ed assessori dell’amministrazione comunale che fino ad oggi non si erano mai visti in giro. La lumaca più importante la si è vista solo in qualche rara occasione e solo adesso esce in prossimità della campagna elettorale.

Vedi il Sindaco in giro e capisci tutta la solitudine della politica. Non è tutta colpa sua o del suo carattere, è la politica che è rimasta sola a strillare alla luna, è la politica che si è isolata dai cittadini e oggi si riscopre sola.Salera ne è solo la dimostrazione, la causa  va ricercata tutta nell’aver rinunciato al ruolo di cerniera tra i reali fabbisogni della gente e l’amministrazione pubblica.

La cerniera tra la periferia ed il centro anche del Governo nazionale era rappresentata dalle sezioni di partito e da un metodo di coinvolgere i cittadini nelle decisioni più importanti , era quel coinvolgimento che poi si tramutava nella massiccia presenza alle elezioni.

Quel concetto di coinvolgimento  oggi è assente e viene percepito come l’arroganza del potere e della politica, spesso non è nemmeno questa la verità, ma la percezione è questa.

Marco Pannella nella Prima Repubblica fu il primo ad inaugurare l’utilizzo dei referendum come un sistema di coinvolgimento popolare, oggi,  anche quel sistema  conosce una profonda crisi di partecipazione perchè molti esiti non sono stati nemmeno presi in considerazione in virtù che la nostra Costituzione non prevede il referendum come forma deliberativa ma solo abrogativa. Infatti il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati o quello sull’acqua pubblica sono rimasti pure enunciazioni di principio. E così l’elettore che si rende conto che il proprio voto conta sempre di meno non partecipa alla vita politica.

Poi ci sono scelte che denotato una totale mancanza di sensibilità verso i cittadini evidenziando solo l’arroganza del potere.

Non mi ascrivo a quelli che sono contro l’isola pedonale di Cassino, è una bella opera ma ha causato una serie di disguidi che ancora rimangono irrisolti, il bilanciamento tra i costi ed i benefici sono tutti da valutare.

Senza entrare nel merito dell’opera, è l’arroganza della scelta che risalta tutta, sarebbe bastato una consultazione popolare, prevista dallo statuto del Comune di Cassino, per fare di questa opera  un momento di massimo coinvolgimento dei cittadini. Invece l’arroccamento e l’arroganza di chi si ritiene nel giusto a prescindere, è un ulteriore conferma dell’isolamento della politica.

Forse un diverso sindaco avrebbe assunto il medesimo comportamento arrogante, ma è un fatto che a Cassino sia stato il Sindaco ad imporre questa scelta denotando tutta l’arroganza del potere. Basta solo fare una ricerca su internet cliccando referendum sull’isola perdonale per rendersi conto di quanti Comuni hanno fatto ricorso ad un referendum popolare per coinvolgere i cittadini in una scelta così importante con la chiusura di una strada,  denotando in tal caso non l’arroganza ma il coinvolgimento.

La solitudine della politica è anche figlia di questa arroganza, come è figlia di chi viene eletto in un partito per poi passare in quello avverso, come è figlia della politica che parla non alla testa delle persone ma alla pancia.

Ognuno può avere idee diverse, ma è un dato di fatto che la politica sia sempre più isolata dai bisogni dei cittadini e che  ad ogni consultazione elettorale per giustificare la sempre minore partecipazione si forniscono sempre giustificazioni diverse senza mai fare una seria autocritica.





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