All'I.C. 2 di Pontecorvo "A scuola per parlare di..."

Pontecorvo - Il tema del primo incontro è stato: "L’ambiente e lo sviluppo sostenibile: Io sono ambiente - Un dialogo ecosostenibile - Viaggi e memorie in Terra dei fuochi”

All'I.C. 2 di Pontecorvo "A scuola per parlare di..."
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 21-03-2024 11:02 - Tempo di lettura 3 minuti

Si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Auditorium della Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo 2 di Pontecorvo, il primo incontro didattico-educativo con gli esperti esterni e gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado.

La giornata rientra nell’ambito del progetto “A scuola per parlare di…” che l'Istituto  conduce con la collaborazione della Rete civica delle Donne, di cui la dottoressa Antonella Sambruni è Presidente, come previsto nel Piano dell’Offerta Formativa AA.SS. 2022/2025, in piena conformità con gli obiettivi del curricolo di Educazione Civica e con le attività di prevenzione e contrasto del bullismo, cyber bullismo e violenza di genere (L. 117/2015).

Il tema trattato in questo primo di quattro incontri è stato “L’ambiente e lo sviluppo sostenibile: Io sono ambiente - Un dialogo ecosostenibile - Viaggi e memorie in Terra dei fuochi”.

L'iniziativa è stata molto apprezzata dai docenti e dagli studenti. Il dirigente scolastico, Angelo Urgera, ha espresso parole di soddisfazione. Gli esperti sono stati molto capaci a catturare l'attenzione degli studenti e a trasmettere loro importanti messaggi. “Con la convinzione e la fiducia – ha sottolineato il preside Urgera - che questa esperienza abbia contribuito a sensibilizzare i ragazzi sulle tematiche ambientali e a farli riflettere sull'importanza di uno sviluppo sostenibile, l'incontro si è concluso con un messaggio di speranza: è ancora possibile cambiare rotta e costruire un futuro più sostenibile per il nostro pianeta, ma per farlo è necessario che tutti, cittadini, aziende e governi, si impegnino a fare la propria parte. Partendo, perché no, proprio dai più piccoli”.

I relatori, l’Ing. Francesca Lazzari, ricercatrice della facoltà di Ingegneria, Ambiente e territorio dell’università La Sapienza di Roma e il dott. Alessandro Magno, Assistente capo Coordinatore della Polizia di Stato, hanno sensibilizzato gli studenti sulle tematiche ambientali ed illustrato i principi dello sviluppo sostenibile.

L’Ing. Lazzari ha aperto l'incontro con una presentazione sui principali problemi ambientali che affliggono il nostro pianeta, come il cambiamento climatico, l'inquinamento atmosferico e l'inquinamento delle acque. Ha sottolineato come questi problemi siano causati principalmente dalle attività umane e come stiano avendo un impatto negativo sulla salute del pianeta e sulla vita di tutti noi.

Ha mostrato una carta tematica dell’Italia da cui si evincono i siti più inquinati, in particolare il territorio che accompagna il corso del fiume Sacco, con l’inquinamento da amianto e da metalli pesanti delle nostre zone. 

Il Dott. Alessandro Magno, che in passato è stato strettissimo collaboratore del Dott. Roberto Mancini, conosciuto per essere stato il primo poliziotto che con la sua squadra ha indagato sullo sversamento illegale di rifiuti speciali e tossici nei territori della Campania, che verranno poi indicati come Terra dei fuochi, e sulle attività della camorra collegate, ha ampiamente illustrato le condizioni in cui versa il territorio campano e della sua esperienza diretta nei territori tristemente coinvolti in questo grave problema.

Portando l’esempio del suo superiore, Roberto Mancini, che nel corso delle indagini sulle sostanze nocive e tossiche sepolte nei terreni, si è ammalato di linfoma non-Hodgkin, diagnosticatogli nel 2002 e che lo porta alla morte nel 2014, a soli 54 anni, l’intervento  è proseguito con la presentazione di immagini  reali dei territori  incriminati e delle modalità di sepoltura che i malavitosi fanno delle sostanze tossiche che hanno permeato il terreno, inquinando le falde acquifere e, di conseguenza i prodotti agricoli e non solo che su di essi vengono coltivati. Dalle falde della Terra dei fuochi l’inquinamento si è esteso fino ad arrivare a noi.





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