Gli studenti del Liceo Varrone a Milano, Lecco e Como

Scuola e Università - Gli alunni sono stati accompagnati dalla preside Teresa Orlando e dai docenti Pagliari, Ianni, D'Aniello, Filippi, Todisco, Russo, Della Rocca, Di Rosa, Santarelli e Raso

Gli studenti del Liceo Varrone a Milano, Lecco e Como
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 09-03-2024 15:03 - Tempo di lettura 2 minuti

Il Liceo Varrone è impegnato in queste settimane in diversi viaggi d'istruzione: dopo il primo gruppo, sta per partire un altro gruppo di studenti alla volta dello stage Linguistico a Madrid, altre classi andranno a Torino per un viaggio nell'arte e nella storia,  mentre un altro gruppo mercoledì partirà alla volta degli Stati Uniti d’America.

Invece gli alunni del Liceo delle Scienze Umane, del Liceo Linguistico e del Liceo Economico-Sociale del "Varrone" di Cassino sono stati in viaggio di istruzione a Milano, a Lecco, in particolare il quartiere di Pescarenico, e a Como, per rivivere i passi più noti e importanti del romanzo "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni.

I ragazzi sono stati accompagnati dalla dirigente scolastica Teresa Orlando e dai docenti Pagliari, Ianni, D'Aniello, Filippi, Todisco, Russo, Della Rocca, Di Rosa, Santarelli e Raso.

“Dal duomo del capoluogo lombardo, che impressionò Renzo Tramaglino per la magnificenza – spiegano i professori - passando per le strade in cui si consumò il tumulto di San Martino del 1628, al Lazzaretto che ospitò gli appestati, fino a porta Venezia, passando naturalmente per la Milano della galleria, del teatro della Scala, gli studenti hanno riletto le pagine del romanzo prendendo coscienza della portata storica, sociale e culturale dell'opera. Sul battello hanno navigato le acque del lago di Como fino al bel borgo di Bellagio, quindi, a Lecco, hanno visitato l'altro ramo del lago, quello dell'incipit del romanzo, apprezzando una "lucia", la tipica imbarcazione che condusse i promessi sposi sull'altra riva con un doloroso "addio, monti". A Lecco hanno visitato anche la rocca dell'Innominato, sempre rievocando i capitoli del romanzo”.

 

 

 

 

 

 

 





Articoli Correlati