Scuola e Università - Il rappresentante degli studenti Luigi Gaglione evidenzia il fatto che dal rettorato non c'è stata alcuna solidarietà: "Non aver ricevuto nemmeno una parola di sostegno o di conforto ci fa capire quando, alle volte, il nostro disagio e le nostre esigenze possono essere sacrificati pur di non provocare l’irritazione di qualcuno"
“La polemica montata in queste ore ci permesso di riportare al centro del dibattito politico il diritto allo studio e il valore che ricopre l’università per la crescita degli studenti". Così esordisce in una nota il rappresentante degli studenti Luigi Gaglione a margine della cerimonia d'ianugurazione dell'anno accademico di ieri. (LEGGI QUI: E Maccaro finì tra Abbruzzese e Buongiovanni) (E LEGGI ANCHE: Gli studenti 'infiammano' l'anno accademico, si scatena la polemica politica).
Spiegano gli studenti: "Quello a cui abbiamo assistito ci ha addolorato profondamente, ma per noi le priorità restano le esigenze delle studentesse e degli studenti, che hanno bisogno di costante attenzione e azione da parte della classe politica. E vedere i rappresentanti del nostro territorio, dai parlamentari ai sindaci, abbandonare in massa la cerimonia senza attendere il punto di vista degli studenti è stato denigrante.
Non per me, figuriamoci, ma per la nostra comunità studentesca. Ci sono tante emergenze quotidiane da affrontare con la massima determinazione: dalle borse di studio che arrivano in ritardo, all’accoglienza degli studenti internazionali. In più, nell’ultimo periodo, continuano a crescere i costi a carico di chi studia. Sempre più studenti e studentesse, all’inizio dell’anno, si rivolgono a noi perché fanno sempre più fatica a sostenere queste spese. Bisogna aumentare in maniera consistente le risorse dedicate al diritto allo studio.
La politica deve intervenire per snellire le procedure burocratiche e ha il dovere di ascoltare la nostra voce ed essere pronti. Come associazione universitaria siamo sempre stati in prima linea, facendoci portavoce di questo disagio in tutti i livelli istituzionali. Dobbiamo riconoscere che negli anni sono stati fatti passi in avanti. Per questo, a nome di tutti gli studenti, faccio appello al presidente Rocca che sicuramente ne farà tesoro e si impegnerà a far si che quella macchina possa ripartire.
Ma soprattutto, lo faccio agli onorevoli che sono stati eletti nel nostro territorio. Aprite gli occhi e lasciate la trincea politica. Non è giusto pregiudicare il nostro futuro per la vostra attenzione limitata alla sola campagna elettorale.
Ci rammarica, però, che nonostante i riflettori nazionali circa quello che è avvenuto ieri, il silenzio assordante della Governance del nostro Ateneo e delle altre associazioni universitarie che condividono con noi l’impegno nelle emergenze quotidiane dei nostri studenti. Non aver ricevuto nemmeno una parola di sostegno o di conforto ci fa capire quando, alle volte, il nostro disagio e le nostre esigenze possono essere sacrificati pur di non provocare l’irritazione di qualcuno. Al contrario di migliaia di giovani studentesse e studenti che in queste ore ci hanno contattato manifestando solidarietà e vera preoccupazione per il loro futuro. E che hanno avuto la possibilità di ascoltare, seppur online, le nostre parole. Facendole anche loro".
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