"Siamo dispiaciuti per il silenzio assordante della Governance del nostro Ateneo"

Scuola e Università - Il rappresentante degli studenti Luigi Gaglione evidenzia il fatto che dal rettorato non c'è stata alcuna solidarietà: "Non aver ricevuto nemmeno una parola di sostegno o di conforto ci fa capire quando, alle volte, il nostro disagio e le nostre esigenze possono essere sacrificati pur di non provocare l’irritazione di qualcuno"

"Siamo dispiaciuti per il silenzio assordante della Governance del nostro Ateneo"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 06-03-2024 18:43 - Tempo di lettura 3 minuti

“La polemica montata in queste ore ci permesso di riportare al centro del dibattito politico il diritto allo studio e il valore che ricopre l’università per la crescita degli studenti". Così esordisce in una nota il rappresentante degli studenti Luigi Gaglione a margine della cerimonia d'ianugurazione dell'anno accademico di ieri. (LEGGI QUI: E Maccaro finì tra Abbruzzese e Buongiovanni) (E LEGGI ANCHE: Gli studenti 'infiammano' l'anno accademico, si scatena la polemica politica).

Spiegano gli studenti: "Quello a cui abbiamo assistito ci ha addolorato profondamente, ma per noi le priorità restano le esigenze delle studentesse e degli studenti, che hanno bisogno di costante attenzione e azione da parte della classe politica. E vedere i rappresentanti del nostro territorio, dai parlamentari ai sindaci, abbandonare in massa la cerimonia senza attendere il punto di vista degli studenti è stato denigrante.

Non per me, figuriamoci, ma per la nostra comunità studentesca. Ci sono tante emergenze quotidiane da affrontare con la massima determinazione: dalle borse di studio che arrivano in ritardo, all’accoglienza degli studenti internazionali. In più, nell’ultimo periodo, continuano a crescere i costi a carico di chi studia. Sempre più studenti e studentesse, all’inizio dell’anno, si rivolgono a noi  perché fanno sempre più fatica a sostenere queste spese. Bisogna aumentare in maniera consistente le risorse dedicate al diritto allo studio.

La politica deve intervenire per snellire le procedure burocratiche e ha il dovere di ascoltare la nostra voce ed essere pronti. Come associazione universitaria siamo sempre stati in prima linea, facendoci portavoce di questo disagio in tutti i livelli istituzionali. Dobbiamo riconoscere che negli anni sono stati fatti passi in avanti. Per questo, a nome di tutti gli studenti,  faccio appello al presidente Rocca che sicuramente ne farà tesoro e si impegnerà a far si che quella macchina possa ripartire.

Ma soprattutto, lo faccio agli onorevoli che sono stati eletti nel nostro territorio. Aprite gli occhi e lasciate la trincea politica. Non è giusto pregiudicare il nostro futuro per la vostra attenzione limitata alla sola campagna elettorale. 

Ci rammarica, però, che nonostante i riflettori nazionali circa quello che è avvenuto ieri, il silenzio assordante della Governance del nostro Ateneo e delle altre associazioni universitarie che condividono con noi l’impegno nelle emergenze quotidiane dei nostri studenti. Non aver ricevuto nemmeno una parola di sostegno o di conforto ci fa capire quando, alle volte, il nostro disagio e le nostre esigenze possono essere sacrificati pur di non provocare l’irritazione di qualcuno. Al contrario di migliaia di giovani studentesse e studenti che in queste ore ci hanno contattato manifestando solidarietà e vera preoccupazione per il loro futuro. E che hanno avuto la possibilità di ascoltare, seppur online, le nostre parole. Facendole anche loro".





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