Le primarie, l'epurazione e quel principio democratico che spesso dimentichiamo

Opinioni - Solo far balenare l’idea che chi abbia preso parte alle primarie non possa far parte di un partito o debba essere epurato mi fa rabbrividire, e spero siano solo cattive interpretazioni della stampa maliziosamente interessata

Le primarie, l'epurazione e quel principio democratico che spesso dimentichiamo
di autore Lello Valente - Pubblicato: 22-02-2024 20:27 - Tempo di lettura 3 minuti

L’epurazione come metodo di lotta politica, è qualcosa che ricorda i regimi comunisti e fascisti. Sono stato educato che l’anticomunismo e l’antifascismo fossero due valori non negoziabili, ne sono talmente convinto che nonostante abbia sempre più apprezzato il confronto più con i vecchi comunisti che  con chi oggi si professa di sinistra,  mai ho potuto accettare nemmeno di discutere  sui metodi di repressione che hanno contraddistinto queste due dittature.

Fortunatamente ancora possiamo definirci una democrazia, con i tanti difetti, ma pur sempre una democrazia all’interno della quale è possibile esprimere le proprie  opinioni, scrivere liberamente sulla libera stampa, e partecipare alla vita democratica del Paese attraverso varie forme. Una di queste forme da me mai apprezzata, ma non si può affermare che non sia uno strumento di democrazia, sono le primarie.

Solo far balenare l’idea che chi abbia preso parte alle primarie non possa far parte di un partito o debba essere epurato mi fa rabbrividire, e spero siano solo cattive interpretazioni della stampa maliziosamente interessata.

Ero e rimango convinto che le primarie non siano il miglior strumento di selezione della classe politica ma rimango altrettanto convinto che siano un momento di partecipazione e quindi di democrazia. Non importa il risultato finale se ottimo o deludente è importante che si siano svolte all’insegna della democrazia, senza violenza e nel rispetto delle idee di tutti.

Che alcuni iscritti ad un partito vi abbiano preso parte non è un peccato, non mi sembra una forma di insubordinazione, non mi sembra che nello statuto di alcun partito che vive in un Paese democratico si possa vietare la partecipazione ad una iniziativa libera, priva di connotazioni partitiche.

Le primarie sono un capitolo chiuso, chi vi ha partecipato con spirito goliardico chi con spirito di rivalsa chi solo per un confronto con i cittadini, il passato è passato adesso il presente serve per unirsi tutti nel Centrodestra per vincere questa battaglia.

Non è previsto  il diritto allo Ius primae noctis riservato a chi non abbia partecipato alle primarie , seduti nel Centrodestra tutti con la stessa dignità con un unico obiettivo sempre più vicino e raggiungibile.

La discussione ed il confronto da oggi riguardano il futuro, delineare un programma, tracciare un percorso di un ambito territoriale più vasto di Cassino, ricucire gli interessi del sud della Provincia con il resto della Provincia e della Regione, attualmente siamo isolati come un’isola. Non possiamo permetterci di sprecare energie su questioni marginali e di poco conto. 





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