Sebastianelli e Di Folco, la strana coppia della politica cassinate che ora fa tremare il centrodestra

 

Non si può escludere con certezza che qualcosa sia sfuggito di mano. Non è escluso, come hanno documentato colleghi di altre testate giornalistiche, che qualcuno si sia preso la briga di andare a votare in più seggi per dimostrare le falle nell’organizzazione. Su questa testata, già con il nostro Lello Valente (LEGGI QUI:Non sono d'accordo con le primarie e vi spiego perchè) abbiamo spiegato perché, le primarie, sono probabilmente uno strumento poco efficace per selezionare i leader: ne sanno qualcosa i poveri tesserati del Pd che hanno visto trionfare Stefano Bonaccini con i loro voti ma la settimana successiva, nelle primarie aperte a tutti, anche a chi non c'entra nulla con il Pd, si sono ritrovati alla guida del partito Elly Schlein, una segretaria che, conti alla mano, ha la minoranza degli iscritti del Pd eppure è divenuta guida della maggioranza.

Fatte queste premesse, obbligatorie per noi che restiamo un po’ scettici sulle primarie, non si può negare che quella di ieri è stata una giornata importante per il centrodestra di Cassino. Portare a votare oltre 1.200 persone in un periodo in cui c’è la massima disaffezione verso la politica, non è facile. Farlo quando quasi tutto il centrodestra sembra ormai aver fatto quadrato intorno ad un altro candidato scelto dai partiti, rende la sfida ancora più difficile. Farlo dopo che le primarie nell’opinione pubblica venivano date come superate dal momento che 3 candidati su 5 si erano ritirati è stato un vero e proprio successo per Giuseppe Sebastianelli e Giorgio Di Folco che - lo ripetiamo - al netto di tutte le falle che possono esserci state, hanno con determinazione e coraggio portato a compimento un obiettivo importante.

I numeri dicono che su 1.251 partecipanti, al netto delle bianche e delle nulle, Giuseppe Sebastianelli ha vinto con 715 voti. Poco più di duecento voti di vantaggio rispetto al suo competitor, Giorgio Di Folco, che ha incassato circa 500 preferenze - 495, per la precisione - ed ha vinto nel centralissimo seggio in piazza Diamare dove ha raccolto 448 voto contro i 292 di Giuseppe Sebastianelli.

“Adesso, se il centrodestra vuole chiamare Giuseppe Sebastianelli, deve prima comunicare ufficialmente il ritiro della candidatura di Arturo Buongiovanni. Dopo due giorni possono chiamarmi e dopo tre giorni gli rispondo perché le regole delle partite si scrivono insieme ai cittadini, io su questo non torno indietro” spiega il vincitore.

Sono insomma determinati ad andare avanti, i due.Giorgio Di Folco, infatti, gli fa eco: “La cosa più bella - dice il videomaker alla sua prima esperienza in politica - è stato l'entusiasmo dei miei elettori. Venivano al seggio, mi abbracciavano, mi incoraggiavano. Davvero una bella dimostrazione d’affetto. Un possibile accordo con i partiti di centrodestra? Assolutamente no, per me i partiti sono finiti”.

E il ‘secondo polo’ di Sebastianelli potrebbe avere un concreto sostegno da parte di una buona parte di FdI, non è un caso che a presenziare alle primarie sono stati anche autorevoli esponenti del partito di Giorgia Meloni, tra cui la presidente della compagine giovanile Chiara Trotta, il consigliere comunale Franco Evangelista e Silvestro Petrarcone, che solo pochi giorni fa ha ritirato la sua disponibilità come possibile candidato di Fratelli d’Italia.

“Da oggi - dice con orgoglio Peppe Sebastianelli - siamo il primo schieramento alternativo all'amministrazione Salera. Gli altri vanno in giro con comunicati stampa, noi andiamo in giro 1.251 persone”.