Non sono d'accordo con le primarie e vi spiego perchè

Opinioni - Nel nostro sistema prima erano i partiti che facevano le scelte, avevano l’autorevolezza e l’organizzazione per presentare ai cittadini le proprie scelte assumendosi direttamente quella responsabilità , ed i cittadini apprezzavano ed andavano a votare in massa, anche alle elezioni politiche le percentuali di votanti erano superiori all’80%. Adesso che i partiti sono stati svuotati di autorevolezza e di organizzazione tale strumento trova spazio anche in Italia

Non sono d'accordo con le primarie e vi spiego perchè
di autore Lello Valente - Pubblicato: 17-02-2024 19:35 - Tempo di lettura 3 minuti

“Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo”: un'affermazione bellissima che descrive tutta l’essenza di una democrazia. È una frase della scrittrice britannica Evelyn Beatrice Hall che racchiude in poche righe l’importanza di poter esprimere liberamente le proprie opinioni in una democrazia dove la libertà è importante come l’aria.

Ritengo da sempre che le primarie siano uno strumento inadeguato per la selezione della classe dirigente, è una palese dichiarazione di fallimento della classe politica  incapace di fare scelte e si rifugia in questo sistema introdotto in Italia da quel PD che oggi le rinnega.

Ma c’è quel concetto di democrazia che  è più forte delle opinioni personali e travalica colori ed appartenenze, non le condivido ma le difendo, sono uno strumento di democrazia anche se dovessero andare a votare solo 100 persone.

Nella Prima Repubblica sentivamo parlare di primarie solo alle elezioni americane dove il sistema prevede delle primarie di coalizione per poi presentarsi alla sfida finale delle elezioni. Ma è un altro mondo, un altro sistema che non possiamo copiare.

Nel nostro sistema prima erano i partiti che facevano le scelte, avevano l’autorevolezza e l’organizzazione per presentare ai cittadini le proprie scelte assumendosi direttamente quella responsabilità , ed i cittadini apprezzavano ed andavano a votare in massa, anche alle elezioni politiche le percentuali di votanti erano superiori all’80%.

Adesso che i partiti sono stati svuotati di autorevolezza e di organizzazione lo strumento delle primarie trova spazio anche in Italia.

Bisogna dire che lo stesso PD che le aveva previste nel proprio statuto adesso le rinnega, non concedendole né in Sardegna né a Firenze  per la scelta dei candidati dicoalizione. Ma è giusto così, è la politica che deve fare la sintesi, compete alla politica la responsabilità di assumere scelte e decisioni.

Non sono d’accordo con le primarie ma difendo le primarie come uno strumento di democrazia, sono strumento privo di controllo e privo di regole, non mi piacciono, non mi convincono, ma difendo la democrazia e le primarie rappresentano anche questo aspetto della democrazia.

 In bocca al lupo ai primaristi di Cassino, non vi condivido ma vi sostengo!





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