E finalmente il falegname arrivò: ecco il tavolo (di Fratelli d'Italia)

Politica - Appare scontato che il primo partito della coalizione non potrà rompere l'unità del centrodestra a Cassino. Tuttavia le incognite sono ancora molte: dai 'cugini di campagna' alle primarie che proseguono anche se solamente in due. L'ipotesi di un terzo polo, insomma, non è ancora tramontata. Il vertice di questa sera segnerà però una svolta importante

E finalmente il falegname arrivò: ecco il tavolo (di Fratelli d'Italia)
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 08-02-2024 12:51 - Tempo di lettura 2 minuti

“Qualcuno vuole farci perdere”: si parte sempre da questa profetica affermazione, ma c’è una novità, dopo sei mesi è stato trovato il falegname ed approntato il tavolo.

Fra poche ore  si inaugurerà il nuovo tavolo, non sappiamo ancora se  quello delle tre carte, quello  di un bar, o uno serio nel quale FDI prende atto del percorso effettuato a Cassino e si aggiunge ai quattro partiti del centrodestra che hanno presentato il loro candidato nella persona dell’avvocato Arturo Buongiovanni; l’alternativa è quella  di assumersi la responsabilità di rompere l’unità, ma sarebbe molto difficile spiegarne i motivi dopo che tutti i partiti del centrodestra sono rimasti in ossequioso silenzio in attesa che FDI presentasse un nome per la candidatura a Sindaco di Cassino..

La richiesta del presidente provinciale di FDI, l’on Ruspandini è semplice e perentoria: presentatemi un documento alternativo a quello del centrodestra, con un progetto politico e con delle liste ed io non firmo l’altro documento! Ma se in sei mesi FDI non ha inteso proporre nessun nome, in meno di 24 ore non solo bisogna trovare il nome ma anche le liste a sostegno ed un progetto politico. Ma un progetto politico non può prescindere dall’unità del centrodestra, altrimenti che progetto politico sarebbe? Mettere insieme un paio di liste civiche con l’aggiunta del simbolo di FDI non è un progetto politico, è un suicidio politico per FDI!

Bizzarro che i quattro aspiranti candidati pare si presentino dopo aver azzerato sé stessi ritenendosi  quindi  tutti non idonei, con l’obiettivo di convergere su un ipotetico nominativo che all’improvviso diventerebbe  inclusivo.

I nomi sono sempre gli stessi e sono sempre quelli che agitano il centrodestra ad ogni tornata elettorale e sono quelli che ruotano intorno al gruppo conosciuto simpaticamente a Cassino come “I cugini di campagna”. Nel 2011 ruppero l’unità del centrodestra presentando una lista alternativa alla coalizione; cinque anni fa furono sempre loro ad azzoppare la candidatura del prof. Lena, stimato docente universitario e i nomi proposti erano sempre gli stessi di oggi: o un ex sindaco, già segretario cittadino del PD e già assessore nella Giunta di Centrodestra, o l’unico rimasto delle primarie e già assessore comunale.

Dal Centrodestra fanno sapere di essere stati sempre leali con FDI sin dalla prima seduta, se FDI avesse detto di voler fare altre scelte avremmo potuto partecipare anche noi alle primarie, se non lo abbiamo fatto è solo per rispetto non solo alla richiesta di FDI, ma anche per rispetto dei sei militanti di FDI che avevano dato la loro disponibilità alla candidatura, ci aspettiamo di essere ricambiati con la stessa lealtà sia da FDI che dai sei aspiranti candidati.

Dicono dal Centrodestra: non entriamo nelle scelte di un singolo partito, le rispettiamo, ma l’unità del Centrodestra prescinde dalle ambizioni di singoli, è un valore che ci unisce al di là del fatto contingente.

Conviene a FDI di rompere l’unità del Centrodestra?

Le ambizioni di qualcuno stanno diventando un capriccio di un gruppo che rischia di aggiungere ulteriore confusione. Come potrebbe giustificare un atteggiamento diverso oggi senza aver consultato gli altri partiti di Centrodestra che fino a ieri sono stati leali nei confronti di FDI?

Qualcuno evidenzia che FDI non è un treno dove si sale e si scende a piacimento e dove chi è appena arrivato accampa diritti non riconosciuti a chi da anni tira la carretta.

Indicare un nuovo nominativo significherebbe mortificare tutti gli attuali quattro che hanno dato la loro disponibilità alla candidatura a sindaco soprattutto chi, come Silvestro Petrarcone, si sentiva già l’eletto tra i quattro.

Qualche vecchia volpe della politica potrebbe indurre FDI a rompere con il Centrodestra per convergere su chi vincerà di ciò che è rimasto delle primarie di Cassino e cerare un terzo polo staccato da FDI che servirà solo a placare le ire di qualcuno senza alcuno sbocco politico.  

Però ci sono delle implicazioni di non poco conto già messe in campo da chi conosce i fatti ed i retroscena della politica, se questo gruppo dovesse rompere l’unità del Centrodestra sarebbe ancora sostenibile mantenere rapporti con FDI con tutto ciò che ne consegue? Fischiano le orecchie a chi mantiene nella propria segreteria qualcuno che è troppo vicino a questi dissidenti?

A volte le soluzioni sono dietro l’angolo ma si va alla ricerca di strategie lunari, non farebbe bene FDI a chiedere che gli venga riconosciuto il ruolo di vice sindaco o di Presidente del Consiglio comunale e rimanere nel Centrodestra? Difficile solo se i capricci sono più forti della ragione.

Dicono dal Centrodestra che se i quattro dovessero scegliere altre strade darebbero ragione a chi non li ha selezionati perché fornirebbero un quadro molto negativo, come voler dire siamo in FDI solo alle nostre condizioni, cosa non giustificabile in un Partito dove ci sono tesserati e militanti che rimangono ancorati alle loro idee anche non avendo mai avuto accesso ad alcun beneficio né diretto né indiretto.

Non abbiamo la sfera di cristallo come chi ha affermato anzitempo che qui “qualcuno vuole farci perdere” ma abbiamo sufficiente autonomia di giudizio per capire che questa sera FDI non romperà l’unità del Centrodestra.





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