Lo strano silenzio di Fdi su Cassino: incapacità o strategia?

Opinioni - Dalla Saf al Consorzio industriale passando per lo stallo totale nel circolo con un commissario nominato alle scuderie del Quirinale che ancora non viene ufficialmente sostituito. Gli strani intrecci che hanno isolato il primo partito di centrodestra all'interno della coalizione

Lo strano silenzio di Fdi su Cassino: incapacità o strategia?
di autore LeggoCassino.it - Pubblicato: 06-02-2024 17:28 - Tempo di lettura 4 minuti

“Qualcuno vuole farci perdere”. La storia da raccontare è ancora lunga e ripartiamo di nuovo dall’affermazione che qualcuno all’interno del circolo di FDI di Cassino fece qualche mese fa: o aveva la sfera di cristallo o un intuito fuori dal comune. Oppure qualcosa si era intuito.

Possibile che il primo partito della coalizione del centrodestra non abbia avuto la capacità di fare una scelta tra i quattro aspiranti candidati sindaci lasciandoli sulla graticola per sei mesi? Nessuno può pensare che FDI abbia una classe dirigente tanto scadente sui territori in grado di non decidere un candidato sindaco nella seconda città della provincia di Frosinone. E se pensare ad una tale incapacità politica ci sembra davvero azzardato non rimane che scavare per capire se vi possono essere delle vedute diverse che possono configurare un accordo tra il PD regionale e FDI che riguarderebbe non solo Cassino, ma anche importanti enti.

Qualche strano segnale lo abbiamo registrato in passato: cerchiamo di mettere insieme tutti questi segnali per costruire un percorso iniziando dalle ultime elezioni  per la scelta del Presidente della Provincia.

Alle passate elezioni provinciali si è registrata una doppia spaccatura sia nel centrodestra che nel centrosinistr: un pezzo del PD che faceva capo all’attuale segretario regionale Leodori non sostenne il candidato ufficiale del PD;  nel centrodestra,  Fdi invece di sostenere il candidato ufficiale ruppe l’alleanza e sostenne il candidato del PD vicino al Sindaco di Cassino ed al segretario regionale Leodori. 

FDI si ritrova quindi alleato con il Sindaco di Cassino e come andò a finire ormai è storia.

Bisogna poi eleggere il presidente della SAF, la Società Ambiente Frosinone, i cui soci sono tutti i Comuni della Ciociara. Il PD ha la schiacciante maggioranza dei sindaci tanto che sin dalla nascita la direzione della SAF è sempre stata appannaggio di uomini del PD.

Viene eletto un uomo di FDI, da sempre nella destra ciociara con il sostegno dell’intero PD. Il Presidente eletto è persona molto vicina al Presidente provinciale di FDI.

Ma gli strani intrecci non sono ancora finiti.

Bisogna designare il nuovo commissario al Consorzio Industriale regionale, è Fdi il primo partito e ne rivendica l’indicazione. Il nome che propone è un ex presidente del Cosilam di Cassino nominato da un sindaco PD e sostenuto anche dall’attuale sindaco PD di Cassino, che all'epoca era assessore al bilancio.

Registriamo ancora una ulteriore strana situazione, un consigliere comunale di Cassino, stretta collaboratrice del Maura, consigliere regionale di FDI ed in stretti rapporti con il Presidente provinciale di FDI, non nega la possibilità di una sua candidatura a sostegno del sindaco PD di Cassino. Dal partito nessun richiamo, nessuna spinta al ripensamento, un sostanziale via libera, insomma.

A tutti questi fatti si aggiunge questo inspiegabile silenzio su Cassino e a questo punto le cose sono due: o la classe dirigente di Fdi è totalmente scadente oppure viene il dubbio che possa essrci un accordo sotterraneo con il Pd per indebolire il centridestra locale. E questa seconda ipotesi darebbe un senso a tutto ciò che è avvenuto, 'assolvendo' i vertici di Fdi di essere totalmente incompetenti.

Ma andiamo avanti: viene nominato a Cassino un commissario del circolo direttamente dai vertici nazionali ed anche lui o è incapace o viene bloccato nella scelta del candidato sindaco. Una melina inspiegabile durata sei mesi che fa scomparire FdI dai radar, mentre a prendersi la scena sono i primaristi che un giorno sì e l'altro pure sono sulla stampa. Fdi resta alla finestra e un paio di autorevoli esponenti salutano e se ne vanno ritirando la disponibilità alla candidatura.

Diceva Andreotti che a pensar male si fa peccato ma spesso si coglie la verità: questo però spetta al lettore/elettore, noi ci limitiamo a mettere insieme una serie di fatti accaduti negli ultimi mesi.

E’ ancora un fatto che ad oggi il centrodestra ha presentato il proprio candidato sostenuto da una serie di liste civiche, da 4 Patiti su cinque del centrodestra, e di FDI non c’è traccia: c’è un commissario dimissionario: siamo a pochi mesi da una campagna elettorale amministrativa e non si nomina un nuovo commissario. Incapacità anche in questo caso, oppure sottile strategia?

Diceva Agatha Christie che  "un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova". Siamo a ben oltre i tre indizi.

Ma la Meloni cosa ne pensa?





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