Primarie e secondarie sono giochetti per bambini, la politica esige responsabilità e capacità di decidere

Opinioni - Comunali di Cassino, dopo il pressing di Ranaldi si rimescolano le carte nel centrodestra: "Finalmente è posto un problema politico che sollecito da mesi e che da mesi rimane privo di risposta e solo oggi qualcuno se ne accorge"

Primarie e secondarie sono giochetti per bambini, la politica esige responsabilità e capacità di decidere
di autore Lello Valente - Pubblicato: 24-01-2024 19:51 - Tempo di lettura 3 minuti

Finalmente è posto un problema politico che sollecito da mesi e che da mesi rimane privo di risposta e solo oggi qualcuno se ne accorge, forse  porre il problema sotto l’aspetto politico non faceva comodo. Mi sono sempre chiesto in base a quale presupposto  ed in base a quali numeri ed a quale accordo politico toccherebbe a Fratelli d’Italia esprimere il nominativo del candidato sindaco del centrodestra di Cassino.

Un accordo politico prevede una serie di assestamenti anche a livello regionale, trattandosi della seconda città della Provincia. Sostenere che tocca a Fratelli d’Italia in quanto primo Partito,mi sembra una giustificazione un po' leggerina,  allora dovrebbe prendere tutti i candidati in ogni Comune ed in ogni Regione. È evidente che la soluzione è politica e non solo numerica, ed è la politica che deve fare la sintesi nella quale pesi e contrappesi sono la sostanza.

Già il ragionamento che prevede che avendo la Lega il Comune capoluogo per la seconda città toccherebbe a FDI, già questo è una considerazione politica sostenibile che deve tradursi in un accordo. E’ la liturgia della politica che richiede questa chiarezza: questo a te e questo a me.

Alla politica va aggiunta la lealtà, se il tavolo della politica decide che attraverso il confronto ed una equa ripartizione Cassino tocca a Fratelli d’Italia o ad altro partito, va dismessa la pratica dell’impallinamento del candidato proposto, chiunque esso sia. Denigrare è un’arte fin troppo facile, qualunque candidato ne avrebbe uno migliore, allora non si perda tempo, si accetti tranquillamente quello che indicherà il partito al quale spetterebbe l’indicazione.

Da più parti si invoca il localismo, si respinge l’intromissione di Roma, ma la realtà è ben diversa e non ricordo che quando Roma ha premiato nostri concittadini si sia alzata una voce in senso contrario, nella passata competizione amministrativa sul tavolo regionale c’era un solo  nome ed era di  Forza Italia.

Sono mesi che sostengo che va superata l’acredine della passata esperienza amministrativa, nessuno è colpevole perché tutti sono stati colpevoli, viviamo in una piccola città sarebbe ora che si mettano da parte le incomprensioni, le ripicche, i rancori. Chi non ha la forza per dimenticare è destinato all’isolamento, godrà del diritto all’oblio.

Questa città negli ultimi anni sta dando una pessima dimostrazione di compattezza e di una scarsa qualità della classe dirigente sia nel centrodestra che nel centrosinistra, sarebbe il caso di riavvolgere il nastro, di smettere con i soliti giochini di riscoprire quella lealtà che aveva caratterizzato una intera classe dirigente dal dopoguerra fino alla fine degli anni novanta e capire che in campo non ci sono gli interessi personali ma l’interesse di un vasto territorio che sta morendo.

La qualità della vita è peggiorata, le famiglie sono in gravi difficoltà, bisogna fare una campagna elettorale all’insegna della parsimonia e del rispetto delle difficoltà della famiglie. Un territorio devastato dall’inquinamento, dove le fabbriche chiudono, dove le famiglie rimangono senza lavoro, dove i giovani scappano via, dove non esiste un progetto di rilancio di un territorio, viviamo sull’acqua ma paghiamo l’acqua molto più cara di quanto non la pagano a Roma, ospitiamo discariche in ogni dove e paghiamo la raccolta più cara di altre province.

Questa è la grave responsabilità di questa amministrazione comunale ma anche delle altre. Solo opere come fumo negli occhi per non aver saputo affrontare i reali problemi di un territorio, pensare solo a Cassino significa non aver capito niente della politica, Cassino è il fulcro di un vasto territorio, non curarlo tutto con la politica non ha fatto altro che isolare quel fulcro che oggi sta marcendo.

Il sindaco ha fatto l’Isola pedonale, qualche scuola e restaurata la villa comunale, ha fatto benissimo,  pagato per farlo niente di eccezionale, il mio plauso, lo avrei fatto anch’io, ma vogliamo chiedere alle famiglie se queste opere hanno migliorato la qualità della loro vita? Non c’è un progetto della città che governa un territorio, si fanno opere  solo per far vedere che qualcosa si è fatto, poi la città rimane vuota ed il commercio langue.

L’isolamento politico è totale ed ad ogni livello e questo peggiora ulteriormente la città ed il territorio. Porre questioni ridicole all’interno di uno schieramento denota lo squallore di una classe politica oramai diseducata alla politica, vale per il csx e per il cdx. Oggi però lo sforzo è richiesto al cdx nel capire che sarà la squadra a vincere, il singolo perde, sarà un progetto di sviluppo che farà la differenza, dove bisticci e primedonne devono fare un passo indietro in favore della collettività.

Va valorizzata  la potenzialità di poter contare sulla Regione governata dal centrodestra e sul Governo centrale governato dal centrodestra, solo così si potranno realizzare progetti importanti per il territorio. E’ questa la grande occasione che ha perso l’attuale amministrazione che al governo regionale e nazionale aggiungeva anche il governo provinciale.  Persa anche l’occasione del PNRR per poter realizzare grandi opere  infrastrutturali.

Non serve più litigare, primarie e secondarie sono giochetti per bambini, la politica esige responsabilità e capacità di decidere e di saper fare sintesi.





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