Reno de Medici, in corteo sfila la rabbia dei lavoratori

Cronaca - I sindacati: "Impensabile far chiudere una fabbrica che produce solo per lacci e lacciuoli della burocrazia, pronti a marciare su Roma". In sala Restagno la riunione con il sindaco di Cassino e gli amministratori: ecco cosa è emerso

Reno de Medici, in corteo sfila la rabbia dei lavoratori
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 19-01-2024 12:49 - Tempo di lettura 3 minuti

Grande mobilitazione questa mattina a Cassino per la cartiera Reno De Medici. In prima linea i sindaci della consulta del cassinate in fascia tricolore. I rappresentanti sindacali hanno spiegato nuovamente i rischi che corre il territorio con  la chiusura cartiera: rischiano infatti di andare in fumo 300 posti di lavoro: "È impensabile che un'azienda che ha commesse ed ha lavoro deve chiudere per lacci e lacciuoli della burocrazia".

Pasquale Legnante della Fistel Cisl ha evidenziato che "di chiacchiere finora ne abbiamo sentite tante, ma ora è il momento di avere delle risposte chiare da parte di quelli che sono gli enti preposti: se non avremo nessuna novità entro la prossima settimana sicuramente porteremo i lavoratori a Roma perché non ci possiamo permettere di perdere un'azienda sana come la Reno de Medici, che investe ed è un'eccellenza".

Patrizia Fieri della Cgil ha aggiunto: "I lavoratori sono in cassa integrazione fino al mese di maggio, serviranno ancora altri ammortizzatori sociali: questi operai sono esausti e non ne possino più". Gli fa eco il collega della Uilcoim che spiega: "L'azienda deve riaprire il prima possibile, dopodiché si proveranno a risolvere i probloemi burocratici ma bisogna intanto tornare a produrre".

Enzo Valente dell'Ugl ha infine specificato: "Pretendiamo risposte immediate, se entro pochi giorni non arrivano risposti andremo a Roma per protestare contro il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Lazio. Questa è un'azienda storica, sul territorio da oltre 60 anni, e non possiamo permetterci di far sì che un'azienda vada via per lacci e lacciuoli della burocrazia". Anna De Vecchio, della Camera del Lavoro della Cgil ha chiosato: "Dietro a queste persone ci sono famiglie e ci sono bambini, come sindacati proseguiremo con scioperi e manifestazioni ed andremo anche oltre  per salvaguardare questi posti di lavoro.

Nel corso della riunione in sala Restagno il sindaco Enzo Salera ha evidenziato come il problema della cartiera "si è presentato non appena mi sono insediato, nel mese di luglio del 2019, ed abbiamo sempre messo in atto iniziative per evitare la chiusura dello stabilimento, lotteremo insieme ai lavoratori anche questa volta". Molto, chiaramente, dipende dalla Regione Lazio: in tal senso è giunto un monito dalla consigliera di opposizione del Pd Sara Battisti. A spargere ottimismo è stato il consigliere di FdI Daniele Maura: "Stiamo lavorando sulla vertenza, siamo fiduciosi di giungere ad un risultato positivo".

Tanti i sindaci presenti, insieme a loro anche il Consigliere Provinciale e Presidente del Gruppo di Forza Italia in Provincia, Gianluca Quadrini: “Non potevamo assolutamente non far sentire la nostra presenza in un momento così delicato e il nostro pieno sostegno al mantenimento dello stabilimento". In rappresentanza del presidente Luca Di Stefano, ha presenziato al corteo con la fascia blu della provincia di Frosinone, il vice presidente Enrico Pittiglio.

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