"Non faremo tornare i nostri figli alla Conte". A Cassino monta la polemica

Cronaca - Domani è previsto il ritorno tra i banchi, ma il trasferimento alle 'Stimmatine' dell'istituto che deve essere demolito non è immediato. Per questo motivo alcuni genitori decidono di non far tornare in classe i ragazzi nel plesso dove il 27 dicembre è partito il cantiere e si è verificato un incidente sul lavoro. Chiesto l'intervento dei carabinieri, dell'Arpa, della Asl e della Procura della Repubblica

"Non faremo tornare i nostri figli alla Conte". A Cassino monta la polemica
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 07-01-2024 18:23 - Tempo di lettura 4 minuti

Dopo due settimane di vacanze natalizie, domani, 8 gennaio, si torna tra i banchi. Un ritorno diverso quello che attende i circa 400 alunni della scuola 'Conte': lo scorso 22 dicembre alla presenza della dirigente scolastica e del sindaco Enzo Salera si è svolta una cerimonia di 'saluto' allo storico istituto. Grazie ai fondi del Pnrr, in via XX settembre nascerà infatti un nuovissimo istituto. Per l'abbattimento dell'attuale struttura e la nuova scuola occorrono circa due anni. Fino al 2026 sarà la struttura delle 'Stimamtine' in Corso della Repubblica ad accogliere gli studenti della secondaria di primo grado 'Rita Levi Montalcini'.

Lo scorso 27 dicembre è partito il cantiere e il giorno seguente si è verificato un incidente con una ruspa crollata giù. Per alcuni genitori quella struttura non è sicura, per questo motivo intendono non far tornare i loro fìgli in quell'istituto che, invece, anche se temporaneamente, dovranno ancora frequentare perché il trasferimento alle 'Stimmatine' non sarà immediato.

Alcuni rappresentanti dei genitori intendono vederci chiaro e chiedono maggiori spiegazioni,mentre a prendere carta e penna indirizzando la missiva alla Procura della Repubblica, alla Compagnia dei carabinieri di Cassino, alla Asl di Frosinone e all'Arpa Lazio sono stati oggi pomeriggio i genitori di un alunno ed hanno spiegato perché loro figlio domani non farà ritorno alla Conte: "La scuola - si legge -  è oggetto di abbattimento e ricostruzione di una nuova struttura. I lavori di abbattimento sono iniziati già da un po' di tempo. L'ambiente scolastico dovrebbe essere privo di rumori  perché causa stress e danni all'apprendimento, dovrebbe essere un posto sicuro da qualsiasi tipo di problema. Con la presente informiamo la Preside che nostro figlio non parteciparà alle attività scolastiche fino a quando le istituzioni che ci leggono in copia in base alle loro competenze ci garantiscono per iscritto le seguenti richieste: certificazione che dopo l'abbattimento di una parte della struttura il resto della struttura sia ancora agibile; garanzia di collaudo della struttura rimanente che non possa crollare; piano di Sicurezza, che a nostro figlio non  possa succedere nulla sia entrando a scuola, mentre studia e uscendo dalla struttura.

Siamo a chiedere l'intervento dell'ARPA,  per accertare e certificare che non esiste un inquinamento acustico, trattasi di un problema molto serio che può avere impatti negativi  sulla salute. Visto che il rumore di grandi macchinari hanno già procurato rumori eccessivi che ha reso difficile per lo studente di concentrarsi e imparare. Chiediamo all'ASL un immediato intervento per la valutazione delle condizioni igieniche sanitarie, nonché per la mancanza delle porte dai singoli bagni uomini e donne.  Invitiamo la preside in qualità di responsabile legale  dell'istituto e pubblico ufficiale  di accertare tutte le dovute cautele in materia di sicurezza, igienico sanitario, disturbo acustico. Chiediamo all'ispettorato del lavoro di accertare il piano di sicurezza messo in atto sia conforme e sicuro in base alla normativa vigente. Spett.le Procura e Carabinieri di Cassino con la presente siamo a chiedervi un Vostro intervento al fine di ravvisare se ci sono responsabilità e/o reati attribuibili alle parti coinvolte,  soprattutto per la sicurezza di tutti gli alunni che partecipano quotidianamente all'attività scolastica".

Le proteste e le preoccupazioni non rappresentano però la maggioranza dei genitori: dopo l'incontro con la dirigente e con il sindaco lo scorso 4 gennaio, i rappresentanti hanno infatti riferito che l'iter prevede un rientro in sicurezza e che a breve ci sarà il trasloco. Le preoccupazioni, tuttavia, non mancano.





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