Violenza di genere, all’Itis Ettore Majorana di Cassino un confronto tra studenti e istituzioni

Scuola e Università - L’iniziativa è stata fortemente voluta dal preside Pasquale Merino nell’ambito della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’eurodeputato Maria Veronica Rossi ha spronato le ragazze a non farsi mai intimidire

Violenza di genere, all’Itis Ettore Majorana di Cassino un confronto tra studenti e istituzioni
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 29-11-2023 20:00 - Tempo di lettura 5 minuti

“Insieme contro la violenza di genere” questo il titolo dell’interessante incontro che si è tenuto presso l’Itis “Ettore Majorana” lunedi 27 novembre. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal preside Pasquale Merino nell’ambito della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Ospiti della mattinata sono stati l’On. Maria Veronica Rossi, membro del Parlamento europeo, L’Avv. Eleonora Rea, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Cassino e CPO di Cassino, due rappresentanti dell’associazione Se non ora quando? Di Cassino, le professoresse Caterina Fargnoli e Katia Sorrentino.

L’evento è stato seguito anche in video collegamento da tutti gli studenti dell’Istituto.

Hanno portato i loro saluti il dirigente scolastico Pasquale Merino ed il Sindaco di Cassino Enzo Salera. La docente Alessia Cernesi, referente di Educazione Civica dell’Istituto, ha moderato gli interventi dei relatori.

La manifestazione è stata aperta con un video toccante realizzato dagli studenti della classe 3BIN, supportati nella realizzazione dalla professoressa Chiara Paolisso.

“Attraverso il riferimento letterario  - ha sottolineato la Paolisso - di alcuni versi della Divina Commedia di Dante, versi che raccontano del femminicidio di Francesca da Rimini, i ragazzi hanno evidenziato come Francesca sia stata l’emblema di una tragedia senza tempo, simbolo di tutte le donne violate e uccise per colpa di leggi patriarcali e pregiudizi ancora oggi radicati nella nostra società”.

Ad aprire il dibattito l’On. Rossi che ha parlato della sua esperienza personale in politica come donna, ed ha sottolineato come non sia stato semplice raggiungere i propri obiettivi proprio perché donna. Dopo aver fatto leggere agli studenti un dialogo sulla tematica, ha detto di come l’Amore non sia possesso, ma libertà. E come sia necessario avere rispetto verso l’altro. Ha altresì ricordato che in Senato è stato approvato il DDL violenza con pene più severe a tutela della donna per chi commette reati. Ed ha ribadito il suo impegno affinché ci sia certezza della pena.

A seguire l’avvocato Eleonora Rea ha parlato di delitto d’onore con riferimento al video introduttivo degli studenti e spiegando come solo nel 1981 la Corte Costituzionale stabilì dal punto di vista giuridico la parità di posizione tra uomo e donna. Ha parlato di reati rispetto ai quali si parla di violenza di genere. Fino al 2009 non era stato codificato il reato di stalking, nel 2019 ne sono stati introdotti altri, in particolare, per la prima volta compare nel codice penale la diffusione di immagini di contenuto esplicito dal punto di vista sessuale, senza il consenso delle persone che ne sono ritratte (revengeporn). Un altro reato introdotto nel 2019 è quello di sfregio, attraverso il quale la vittima riceve un danno irreversibile al proprio viso, con un danno alla propria identità. L’Avv. Rea ha concluso il proprio intervento parlando del DDL Roccella che rafforza le norme di Codice Rosso per la tutela delle vittime di violenza e le norme di prevenzione: ammonimento, braccialetto elettronico, distanza minima di avvicinamento.

La professoressa Katia Sorrentino in apertura del suo intervento ha fatto proiettare un video ed ha poi dimostrato agli studenti come diverse donne (Caterina da Siena, Sibilla Aleramo, Grazia Deledda, Elsa Morante) abbiano avuto un ruolo marginale nella letteratura. Donne messe ai margini, con l’effetto di una privazione della ricchezza di considerare un punto di vista differente. Infine ha chiuso parlando degli stupri durante la guerra e invitando gli studenti ad usare attentamente le parole, perché tutte hanno sempre un peso.

La docente Fargnoli si è rivolta alle studentesse e le ha invitate a non conformarsi ad un linguaggio “triviale”. Le parole hanno la loro importanza ed alcuni termini al femminile non esistono o non vengono utilizzati. 107 sono gli omicidi di genere di quest’anno, tanti, troppi. Saremo un paese migliore, afferma la professoressa, quando arriveremo a non uccidere, perché avremo abbattuto gli stereotipi. Le donne devono aspirare ad essere libere, libere di istruirsi. Ha infine concluso il proprio intervento con lo slogan delle donne iraniane: donne, vita e libertà.

Alcune ragazze della classe 4BIN hanno mostrato a tutti il segnale attraverso il quale è possibile chiedere aiuto quando una donna è in pericolo. Gli studenti delle classi 3BIN guidati dalla docente Paolisso hanno riproposto il lavoro esposto presso il Palazzo Provinciale di Frosinone, i ragazzi della 5AEE guidati dal professore Lucio Moretti e vincitori del primo premio presso l’aula Pacis di Cassino hanno illustrato la loro idea progettuale e gli studenti della classe 3AMM guidati dal docente Di Stasio hanno mostrato la gabbia contente delle scarpe rosse realizzata e preparata sempre per lo stesso evento.

 

 

 


Gallery dell'articolo





Articoli Correlati