"Adesso basta!" Cgil e Uil preparano l'autunno caldo delle piazze

Nazionale - Landini e Bombardieri: “Il 17 Novembre tutti a Roma per un futuro migliore”. Si mobilita anche la Ciociaria

"Adesso basta!" Cgil e Uil preparano l'autunno caldo delle piazze
di Redazione - Pubblicato: 13-11-2023 11:07 - Tempo di lettura 3 minuti

Le attuali condizioni socio economiche non ci fanno prevedere un futuro sereno, per questo diciamo “ADESSO BASTA!”: inflazione galoppante, potere d’acquisto diminuito di circa il 13%, sette milioni di lavoratori che sono ancora in attesa del rinnovo del contratto; il fenomeno dell’evasione fiscale e l'assenza di investimenti adeguati nel sociale che rendono la sanità pubblica sempre più carente rispetto ai bisogni dei cittadini, costretti sempre più spesso a rivolgersi alle strutture private. Non è tutto, una riforma delle pensioni che addirittura peggiora la legge Fornero, politiche industriali improvvisate senza la necessaria progettualità per interventi strutturali.

 


E allora: “Adesso basta!”. Le confederazioni nazionali di CGIL e UIL attueranno uno sciopero generale di otto ore che si svolgerà a Roma, in Piazza del Popolo il prossimo 17 novembre, le strutture territoriali di CGIL e UIL saranno in prima linea con le rappresentanze sindacali, con le persone che lavorano, con quelle persone che da anni il lavoro lo cercano, con chi lo ha perduto, con i giovani, ma anche con le persone più mature che vorrebbero finalmente godersi la pensione ed invece la vedono sempre più lontana.

 

 

Andremo a ribadire ribadire l'iniquità di questa legge di bilancio che penalizza lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate; una manovra economica che premia chi le tasse evita di pagarle o non le ha mai pagate e che addirittura favorisce il lavoro povero e il precariato selvaggio con conseguenze drammatiche e inaccettabili per la nostra provincia; a tal proposito ricordiamo anche il nostro recente impegno nella riunione degli Stati Generali della provincia di Frosinone, un impegno fattivo: infatti, come sigle sindacali non solo abbiamo prodotto un documento con le nostre proposte per affrontare la crisi economica e sociale che perdura da oltre un decennio, ma abbiamo chiesto ufficialmente alle istituzioni un tavolo negoziale permanente per orientare le risorse economiche di fondi strutturali e PNRR che arriveranno nella provincia di Frosinone, tutto con l'obiettivo di creare un nuovo modello di sviluppo per rilanciare il nostro territorio.

 

 


“Nei primi sei mesi del 2023 – ricordano Giuseppe Massafra, Segretario generale CGIL Frosinone Latina e Anita Tarquini, Segretaria generale UIL Frosinone – sul totale dei nuovi contratti di lavoro attivati se ne registrano soltanto una piccola parte a tempo indeterminato, un dato che rappresenta un dramma sociale, in cui le scellerate scelte liberiste stanno portando alle estreme conseguenze la flessibilità e la precarietà, condizioni che non permettono alle persone di avere una vita stabile e sicura”.
“Inoltre – proseguono i segretari – pensiamo alla popolazione più anziana, questa legge di bilancio, vergognosamente, non prevede il fondo sulla non autosufficienza, lasciando così sole migliaia di famiglie ad affrontare le criticità spesso insormontabili; infatti, solo nella nostra regione sono oltre 230mila gli over 65 non autosufficienti.

 

Per non parlare del mancato rifinanziamento del Fondo taglia tasse da parte della Regione Lazio che porterà cali in buste paga e pensioni fino a 400 euro l'anno”.


“In conclusione, dietro alle tante, tante promesse non c’è stato niente di concreto – concludono Massafra e Tarquini – e allora non resta altra scelta che dire basta: una mobilitazione per uno sciopero che in definitiva chieda al governo di aumentare stipendi e pensioni, combattere realmente l’evasione fiscale, cancellare la precarietà, rilanciare la sanità pubblica, approvare una vera riforma delle pensioni che superi la legge Fornero, investire sulla salute e sicurezza dei lavoratori, tutte quelle misure che servono a dare dignità a tutte le persone senza discriminazioni".

 





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