I Carabinieri delle Stazioni di Vallerotonda e di Acquafondata in cattedra all’I. C. di Sant’Elia Fiumerapido

I Carabinieri delle Stazioni di Vallerotonda e di Acquafondata in cattedra all’I. C. di Sant’Elia Fiumerapido

SCUOLA - “La scuola e i Carabinieri fanno squadra contro il bullismo e il cyberbullismo: è questo il messaggio lanciato nelle aule del plesso scolastico di Vallerotonda dagli uomini dell’Arma”

di Francesca Messina

I Carabinieri delle Stazioni di Vallerotonda e di Acquafondata in cattedra nell’Istituto Comprensivo di Sant’Elia Fiumerapido.

“La scuola e i Carabinieri fanno squadra contro il bullismo e il cyberbullismo: è questo il messaggio lanciato nelle aule del plesso scolastico di Vallerotonda dagli uomini dell’Arma”.

Le Forze dell’Ordine hanno incontrato a Vallerotonda i bambini delle classi quarte e quinte della scuola primaria e i ragazzi della secondaria.

Una lezione straordinaria, che ha permesso di far luce sulle dinamiche alla base di questi odiosi fenomeni, sempre più diffusi tra i giovani, mostrando come sia possibile e necessario chiedere aiuto.

L’iniziativa rientra tra le azioni di prevenzione previste dal Protocollo contro il bullismo e il cyberbullismo, adottato ormai da diversi anni nella scuola.

I Carabinieri delle stazioni di Vallerotonda e di Acquafondata, coadiuvati dalla referente di Istituto per il bullismo e il cyberbullismo, hanno risposto alle domande degli allievi, spiegando loro come tutti devono sempre assumere un atteggiamento rispettoso nei confronti degli altri, sia online che nella vita reale.

Grande soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa dal dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Sant’Elia Fiumerapido e Vallerotonda, Nazario Malandrino. “Abbiamo organizzato questo percorso con la finalità di far acquisire le conoscenze necessarie per imparare a riconoscere e prevenire situazioni di bullismo e cyberbullismo.

Nonostante si parli di questo fenomeno, infatti, ancora di fronte a situazioni che condensano tutte le caratteristiche del bullismo, l'opinione pubblica si divide tra chi lo riconduce a semplici manifestazioni legate alla crescita e chi invece considera il bullismo come fosse una specie di reato e vede nell’intervento delle forze dell’ordine la sola attività utile per combatterlo. Invece lasciando la navigazione di superficie e immergendoci e approfondendo scopriremo un microcosmo che non conosciamo, la conferma che di questa generazione non c’è manuale di istruzioni per adulti: si tratta di riscrivere insieme tutto un diario di bordo, anche a beneficio di chi verrà dopo”.





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