Dalla sala consiliare alla procura della Repubblica: caos a Castrocielo

Dalla sala consiliare alla procura della Repubblica: caos a Castrocielo
di autore Redazione - Pubblicato: 24-10-2023 00:00

TERRITORIO -   I consiglieri di opposizione: Graziano Cerasi, Filippo Materiale, Libero Marinelli, Maurizio Figliorelli illustrano la situazione: "Movimentata e deprimente seduta del Consiglio comunale"

Un solo argomento era in trattazione nella seduta del Consiglio comunale di venerdì 20 ottobre u.s.: l’approvazione della convenzione con il comune di Colle San Magno per la presentazione di progetti di riqualificazione e recupero dei due centri storici; alle nostre osservazioni circa la mancata indicazione degli interventi che il comune di Castrocielo intende realizzare, il sindaco -candidamente da par suo- ha indicato con la mano la zona a confine con la casa comunale e nulla più. Eppure i termini di scadenza per accedere ai benefici sono fissati a distanza di una “manciata” di ore, esattamente al 24 ottobre p.v. per comunicare l’indirizzo ed al 25 ottobre per presentare la domanda. Nonostante le scadenze così ravvicinate, la descrizione degli interventi che si vogliono realizzare rimane ancora un tabù.

Questa circostanza, tuttavia, da sola non è sufficiente a giustificare la singolarità di quella seduta del Consiglio comunale. Infatti, al termine della trattazione dell’unico argomento iscritto all’odg, il presidente del consiglio ha annunciato che il sindaco intendeva dare all’assemblea delle informazioni. Su che cosa? Sulla nota rivolta al sindaco, al segretario comunale e -p.c.- a tutti i consiglieri, con la quale un avvocato -dietro incarico di una sua assistita, nostra concittadina- segnala presunte irregolarità nella condotta di un amministratore comunale e di una sua parente, irregolarità che configurerebbero risvolti anche di natura penale. Nell’intervento ex abrupto del primo cittadino su questo argomento, non iscritto all’odg ma -ciononostante- trattato con la sua protervia a consiglio comunale ancora aperto, sono emerse accanto a doglianze per la turbata armonia dei lavori del consiglio, anche minacce a tutela dell’onorabilità dei soggetti presuntivamente coinvolti nei fatti narrati.

A completare l’opera c’è stato l’intervento dell’amministratore, il quale ha letto all’assemblea una lunga tiritera a difesa del suo disinteressato operare, condita pure questa con minacce di denuncia più o meno larvate. Si è trattato, come ha giustamente rilevato nel suo intervento il consigliere avvocato Graziano Cerasi, di una vera e propria “imboscata” tesa dalla maggioranza, che si è clandestinamente organizzata con l’illusione di liquidare -in quattro e quattr’otto- un argomento delicatissimo, che richiedeva non solo preparazione e tempo adeguato per la sua trattazione, ma anche estrema cautela nel più assoluto rispetto della onorabilità di persone estranee al consiglio e del loro sacrosanto diritto alla riservatezza. Dinanzi a tanta protervia e sicumera, alla minoranza non restava che richiedere -come è stato richiesto- di trasmettere alla competente Procura della Repubblica l’atto che la maggioranza ha voluto trattare in consiglio -anche se non iscritto all’odg ed a seduta ancora aperta- ed il verbale redatto sulla sua discussione.

 I consiglieri di opposizione: Graziano Cerasi, Filippo Materiale, Libero Marinelli, Maurizio Figliorelli





Articoli Correlati