Lo strazio dei familiari di Massimo: "Basta morire di lavoro"

Lo strazio dei familiari di Massimo: "Basta morire di lavoro"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 23-10-2023 00:00

CRONACA - L'appello del cugino dell'operaio di Pontecorvo nel giorno dei funerali. Tante le istituzioni presenti per dare l'ultimo saluto al 49enne che ha perso la vita in un cantiere di Cervaro. Il sindaco Rotondo: "Proprio in un campo sportivo che dovrebbe essere un luogo di divertimento e di tifo lui ha trovato la morte per un assurdo incidente"

Palloncini verdi e banda musicale per dare l’ultimo saluto a Massimo Guglielmo, il titolare della ditta edile di 49 anni che mercoledì scorso ha perso la vita nel cantiere del campo sportivo Cervaro cadendo da un trabattello. Un volo di quasi cinque metri è stato fatale per l’uomo che ha sbattuto la testa sugli spalti ed è stato ricoverato d'urgenza all’ospedale San Camillo di Roma: nella serata di mercoledì il suo cuore ha smesso di battere.

Oggi pomeriggio la città di Pontecorvo si è fermata per onorare la memoria di Massimo, che tutti hanno ricordato come un grande lavoratore. Il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo ha proclamato il lutto cittadino e nel suo intervento ha sottolineato: "Massimo era un gran lavoratore, proprio in un campo sportivo che dovrebbe essere un luogo di divertimento e di tifo lui ha trovato la morte per una assurdo incidente. Era un ragazzo affabile e un lavoratore onesto e serio".

Tanti gli interventi istituzionali: oltre al sindaco di Pontecorvo è intervenuto il primo cittadino di Cervaro, Ennio Marrocco e il vice sindaco di Esperia, Maddè Guglielmo, nonché cugino di Massimo. Nel suo intervento ha evidenziato che dinanzi a questi eventi tragici non si può restare indifferenti: "Bisogna costruire un percorso di mobilitazione a difesa della sicurezza, non si può continuare a morire di lavoro". Sono tanti, ormai troppi gli operai che perdono la vita sul posto di lavoro. Con Massimo, dall’inizio dell’anno, sono nove le persone che hanno perso la vita lavorando in provincia di Frosinone; nel 2022 si sono contate ben tredici morti bianche.

Oltre agli interventi istituzionali, sono stati tanti anche gli amici che hanno preso la parola, tra cui il collega giornalista di Pontecorvo, Loris Fratarcangeli, che ha spiegato: "Oggi onoriamo coloro chi ci ha sempre donato sorrisi contagiosi con il nostro sorriso più bello". Gaetano Spiridigliozzi ha poi ricordato quando, insieme, hanno dato vita alla fiera agricola di Pontecorvo che si è svolta di recente.





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